Usa/ Debito: gli americani disapprovano l’accordo

New York, 4 ago. (TMNews) – Pollice verso sull’accordo sull’innalzamento del tetto del debito, che ha salvato gli Stati Uniti dal rischio di default. Secondo l’indagine condotta congiuntamente da Gallup e Usa Today, alcune ore dopo la ratifica dell’accordo da parte del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, solo il 17 per cento degli americani crede che l’accordo avrà un effetto positivo sull’economia, il 41 per cento è convito che avrà un impatto negativo e il 33 per cento crede che non avrà alcun effetto rilevante.

A livello generale ben il 46 per cento disapprova l’accordo e solo il 39 per cento lo approva. Ma, secondo Usa Today, la scontentezza degli americani è dovuta principalmente a come sono state portate avanti le negoziazioni sull’innalzamento del tetto del debito che al contenuto dell’accordo. “La maggioranza delle persone crede che qualsiasi cosa sia emersa da questo orribile processo di trattative sia qualcosa di raffazzonato”, ha detto Joseph White, uno studioso di scienze politiche dell’università di Cleveland in Ohio.

E dall’indagine emergono anche alcuni paradossi. Sebbene il Tea Party abbia contributo alla stesura dell’accordo e l’abbia infine avvallato, i sostenitori del movimento conservatore e libertario sono i più scontenti dell’accordo. Solo il 22 per cento dei sostenitori del Tea Party approva l’accordo, contro il 26 per cento degli elettori repubblicani e il 58 per cento dei democratici.

L’altro paradosso è che sebbene Obama e i democratici abbiano fallito nell’intento di includere nell’accordo l’innalzamento della pressione fiscale per le fasce di reddito più alte, gli elettori democratici sono quelli più soddisfatti dell’accordo.

L’apprezzamento dei politici coinvolti nelle negoziazioni che hanno portato al raggiungimento dell’accordo è in generale molto basso, ma il presidente Obama ne è uscito meno peggio degli altri. Il 49 per cento disapprova il suo operato, contro il 41 per cento che apprezza il comportamento del presidente. Ma quando si guarda ai risultati del presidente della Camera, il repubblicano John Boehner, e del capogruppo della maggioranza al Senato, il democratico Jarry Reid, il loro tasso di approvazione è di 20 punti percentuali più basso del livello di disapprovazione.

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