New York, 2 dic. (TMNews) – A novembre, gli Stati Uniti hanno creato 120.000 nuovi posti di lavoro e il tasso di disoccupazione è sceso dal 9 all’8,6% della forza lavoro mentre il tasso di americani sottoccupati è diminuito dal 16,2 al 15,6%. Molti analisti hanno accolto favorevolmente i numeri, altri hanno subito sottolineato come il dato possa essere fuorviante (sostengono che la buona performance del tasso sia da attribuire al fatto che oltre 300.000 americano sono usciti dalle file di coloro che compongono la forza lavoro). E la Casa Bianca, consapevole della centralità del tasso di disoccupazione per le chance di rielezione di Barack Obama, non si è lasciata scappare l’occasione di mettere a segno un punto in vista di novembre 2012.
In una nota emessa pochi minuti dopo la pubblicazione del dato sul lavoro e firmata dal presidente del comitato dei consiglieri economici del presidente, Alan Krueger, l’Amministrazione Obama evidenzia come “il dato odierno è solo l’ultima prova di come l’economia si sta riprendendo dalla peggior crisi dai tempi della Grande Depressione. Nonostante gli shock negativi che hanno ostacolato la ripresa economica, il settore privato è cresciuto per 21 mesi consecutivi, aggiungendo 2,9 milioni nuovi posti di lavoro.
Eppure, abbiamo bisogno di fare di più per rimettere gli americani al lavoro”.”Per questo -spiega Krueger accennando alla bocciatura del piano sui contributi sociali decisa ieri dal Senato- è necessario approvare il piano di stimolo all’occupazione del presidente. La proposta di estendere ed allargare gli sgravi fiscali sui contributi sociali per lavoratori e piccole aziende fornirebbe anche uno stimolo alla crescita economica e alla creazione di nuovi posti lavoro”. E gli analisti sembrano dargli ragione,per ritornare ai livelli pre-crisi, il Paese dovrebbe aggiungere 250.000 posti di lavoro al mese.
A24
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