New York, 12 ott. (TMNews) – Ieri notte il Senato ha bocciato il piano sull’occupazione del presidente degli Stati Uniti Barack Obama. La legge-stimolo da 447 miliardi di dollari non ha raggiunto i 60 voti necessari all’approvazione alla Camera Alta, fermandosi a 50 sì e 49 no. Ma, come già ampiamente anticipato, il presidente non si rassegnerà alla sconfitta.
Tra le fila dei democratici, il leader della maggioranza al Senato Harry Reid ha votato contro la legge -escamotage procedurale che consente di aprire un dibattito per ripresentare il testo per un nuovo voto. E ora, come ha confermato lo stesso Obama subito dopo il voto di ieri (“lavoreremo con Reid per assicurarci che singole proposte della legge vengano sottoposte a voto il prima possibile”), la legge sarà divisa in parti da sottoporre singolarmente al voto.
Secondo il Los Angeles Times, i democratici presenteranno una serie di mozioni: una che include riduzioni ai prelievi in busta paga e sovvenzioni per scongiurare i licenziamenti degli insegnanti; una che promuovi spese per le infrastrutture e la modernizzazione delle scuole; e altre che introducano sgravi fiscali per le aziende che assumono -in particolare i veterani dei conflitti in Iraq e Afghanistan.
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