Washington, 22 lug. (Ap) – Luna di miele finita tra l’Amministrazione Obama e gli elettori: l’indice di approvazione del Presidente è infatti calato al 55% dopo i primi sei mesi alla Casa Bianca, un dato pur sempre superiore a quello di Bill Clinton nello stesso momento ma circa uguale a quello di George W. Bush.
Secondo un sondaggio dell’Associated Press-Gfk esiste l’impressione che Obama voglia fare troppe cose tutte insieme e con eccessiva fretta, e crescono i dubbi sugli effettivi risultati che la sua Amministrazione riuscirà a raggiungere.
Rispetto ai primi giorni della Presidenza, la percentuale degli intervistati che ritiene che Obama riuscirà a migliorare la situazione economica o a creare posti di lavoro è scesa di 19 punti (dal 27% al 16%); quanto alla riforma del sistema sanitario, gli ottimisti sono il 6% in meno; il calo dei consensi riguarda soprattutto quegli elettori che si dichiarano indipendenti (-20%).
Di fatto, le difficoltà riguardano soprattutto le politiche dell’Amministrazione e non tanto Obama in quanto tale: il 69% degli intervistati lo ritiene un leader forte, contro il 78% del periodo precedente all’inaugurazione; per due terzi dell’elettorato il Presidente capisce i problemi degli americani (lo scorso novembre erano l’81%). Non è solo Obama ad avvertire il logorio della realtà: l’indice di approvazione del Congresso, già basso, è sceso ulteriormente al 32%.
Il sondaggio è stato condotto su un campione di 1.006 persone, con un margine di errore del 3,1%.
Mgi
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