New York, 29 ago. (TMNews) – Ora che l’uragano Irene si allontana verso il Canada, inizia la conta dei danni ed è guerra sulle cifre. Rimangono ancora molti disagi sulla costa est degli Stati Uniti e i 10 stati che sono stati attraversati dalla tempesta nel fine settimana dovranno spendere dai 7 ai 20 miliardi di dollari per riparare ai danni di Irene.
I danni naturali, come gli alberi caduti e i problemi causati dai forti venti potrebbero costare fino a 5 miliardi, mentre i disagi causati dallo straripamento dei fiumi e delle acque del mare fino a 2 miliardi, secondo quanto riporta il Consumer Federation of America.
E c’è anche chi è più pessimista: secondo il professore Peter Morici dell’Università del Maryland, i costi di Irene potrebbero arrivare a 20 miliardi di dollari nelle settimane a venire. “La costa orientale ha molto in comune in questi giorni con quanto successo a New Orleans nel 2005, ci sono molto zone allagate e i livelli dei fiumi sono ancora al limite del record”, afferma il professore di Abc News. Aggiungendo che il blocco totale dei mezzi pubblici, delle attività commerciali e delle aziende potrebbero incrementare la cifra di altri 20 miliardi nei prossimi 10 giorni.
Altri esperti affermano però che i danni avrebbero potuto essere molto drammatici. “Can che abbia non morde”, commenta Matt Carletti, assicuratore da JMP Securities, “stiamo parlando di circa 10 miliardi di danni, non 20, non 30, non 40”, riporta Cnn. “L’impatto di Irene deve essere ancora stimato, ci sono aree ancora sommerse dall’acqua vicino Filadelfia e New York City, ma siamo ben lontani dai 45 miliardi di costi stimati dopo l’uragano Katrina di sei anni fa”, afferma Jose Miranda avvocato per i diritti dei consumatori.
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