Washington, 31 mar. (Ap) – La Corte suprema americana ha respinto il ricorso della multinazionale del tabacco Philip Morris, contro un maxi-risarcimento di 79,5 milioni di dollari disposto a favore della vedova di Jesse William, un fumatore morto di cancro nel 1999. La Corte si è limitata ad avallare un verdetto della Corte suprema dell’Oregon a favore di Mayola Williams. che accusava il colosso delle sigarette di non fornire informazioni sufficienti sui rischi da fumo.
Un giudice aveva ritenuto Philip Morris colpevole e la Corte suprema dell’Oregon nel 2002 aveva respinto la richiesta di appello. La stessa decisione è arrivata oggi dai giudici di Washington, mettendo probabilmente fine ad un braccio di ferro decennale fra il colosso del tabacco e la vedova. Contando gli interessi, la cifra è salita a 155 milioni di dollari. Tolte tasse e spese per gli avvocati, alla donna andranno fra i 60 e i 65 milioni.
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