New York, 13 nov. (TMNews) – Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama parte oggi per un viaggio di nove giorni nella regione asiatico-pacifica. La prima tappa è a Honolulu alle Hawaii per partecipare alla conferenza dell’Asia-Pacific Economic Cooperation (Apec), l’organismo nato nel 1989 per stimolare la cooperazione economica nell’area asiatico-pacifico. Durante la conferenza Obama premerà affinché si pongano le basi per un accordo di libero scambio tra i paesi che si affacciano sull’oceano Pacifico. A margine della conferenza il presidente degli Stati Uniti incontrerà il primo ministro giapponese Minister Yoshihiko Noda, il presidente russo Dimitry Medvedev e il presidente cinese Hu Jintao. Dopo un evento di raccolta fondi previsto per domani, martedì Obama partirà per l’Australia. La terza tappa del viaggio è a Bali, in Indonesia, dove rassicurerà gli alleati sulla continuità dell’impegno degli Stati Uniti nella regione asiatico-pacifica e infine tornerà a Washington il 19 novembre.
Alla vigilia della partenza del presidente, l’amministrazione Obama ha sottolineato l’importanza di rinforzare le relazioni con i paesi della regione Asia-Pacifico nell’ottica di stimolare il mercato del lavoro negli Stati Uniti. I 21 membri dell’Apec producono il 55 per cento del Pil a livello mondiale e importano il 58 per cento del totale delle esportazioni americane. Mercoledì in un breefing con la stampa Ben Rhodes, un viceconsigliere alla sicurezza nazionale, aveva affermato che “l’obiettivo del presidente è raddoppiare le esportazioni americane nella regione Asia-Pacifico nei prossimi sette anni. La quasi totalità degli sforzi rivolti ad aumentare le nostre esportazioni sarà verso quest’area del mondo”. “Obama cercherà di aprire nuovi mercati e di trovare nuove iniziative per stimolare le nostre esportazioni e cercherà di andare oltre gli accordi commerciali con la Corea del Sud per raggiungere un accordo multilaterale”, aveva aggiunto Rhodes.
Gli Stati Uniti hanno portato avanti negoziazioni con Singapore, Cile, Nuova Zelanda, Brunei, Australia, Perù e Vietman per sviluppare un accordo trans-pacifico, da espandere in un secondo momento alla maggior parte dei 21 paesi membri dell’Apec. Ma dalla conferenza di Honolulu non ci si aspetta alcuna decisione finale, l’obiettivo sarà quello di porre le basi per future negoziazioni che portino al raggiungimento dell’accordo multilaterale.
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