Usa,Obama cerca ancora il cucciolo delle bimbe… e la sua Chiesa

Washington, 10 apr. (Ap-Apcom) – Siamo a tre giorni da Pasqua, e Barack Obama ancora non ha scelto il cucciolo promesso alle sue bambine, né ha trovato la Chiesa ideale da frequentare a Washington: come dire che lascia per ora a bocca asciutta su almeno due fronti i cacciatori di gossip presidenziali.

La faccenda del cagnetto si trascina da mesi; il suo arrivo fu annunciato addirittura durante il discorso di celebrazione della vittoria elettorale il 4 novembre. Due settimane fa il presidente ha spiegato in tv a Jay Leno che il cane sarebbe già stato alla Casa Bianca quando lui, Obama, fosse tornato dal viaggio in Europa. E invece, niente; anche se la moglie Michelle ha ribadito che l’amichetto di Sasha e Malia dovrebbe giungere “entro il mese”. Si sa per ora che sarà un “cao de agua” portoghese o un Labradoodle, specie poco pericolose per le allergie della figlia maggiore del presidente.

Più seria, per un leader che si dichiara profondamente religioso, la questione della Chiesa di riferimento. Fin dall’elezione gli Obama sono corteggiati dalle molte parrocchie protestanti (episcopali, battiste o metodiste) di Washington. E’ passato quasi un anno da quando Barack Obama dovette sconfessare pubblicamente il suo pastore di Chicago Jeremiah Wright, autore di discorsi incendiari sul razzismo profondo dell’America, e abbandonare la Trinity United Church of Christ.

Secondo il Washington Times, la Casa Bianca sta ancora scandagliando senza clamore le Chiese papabili nella capitale; fra le altre, la Metropolitan African Methodist Episcopal Church, la Nineteenth Street Baptist Church, la Greater Mount Calvary Holy Church, nonché la Foundry United Methodist Church che fu la prediletta di Bill Clinton.

La scelta del proprio pastore è evidentemente questione privata, ma sarà comunque sotto i riflettori. E la scelta del pastore del primo presidente afroamericano ha i suoi risvolti politici. Se Obama sceglierà una chiesa a maggioranza bianca, gli afro americani ne saranno scontenti. Se sceglierà una chiesa a maggioranza nera, come quella che frequentava a Chicago, potrebbe essere considerato troppo settario.

Per ora, la Casa Bianca fa trapelare che la domenica di Pasqua gli Obama assisteranno certamente a un servizio ma che il luogo non sarà indicativo della scelta finale. Sarà però significativo: il presidente non ha assistito in pubblico a una messa dalla domenica precedente a quella dell’inaugurazione in gennaio. Da allora, a quanto si sa, ha però parlato spesso al telefono con il vescovo T.d. Jakes e con il reverendo Kirbyjon H. Caldwell, entrambi consiglieri spirituali del suo predecessore George W. Bush, e con il reverendo Otis Moss Jr, un pilastro del movimento per i diritti civili. E naturalmente ha dato prova di spirit aperto: incontrando in Turchia diversi leader religiosi islamici e ieri sera tenendo alla Casa Bianca la Seder, la cena per l’inizio di Pesach, o Passover in inglese: la Pasqua Ebraica.

Aqu

© riproduzione riservata