A Varese si può scegliere un regalo originale, che fa piacere a chi lo riceve, ma anche al territorio e alle persone che lo abitano. La possibilità è offerta dal negozio Share Varese di via Luini 3 che, all’inizio di dicembre, è stato rilevato dalla cooperativa Vesti Solidale, titolare del franchising Share. La cooperativa non voleva perdere la piazza e così, in coerenza con la sua “mission” di creare lavoro, generare risorse economiche e finanziare progetti di solidarietà sul territorio, ha continuato a scommettere su Varese, una città attenta al prossimo e in cui il terzo settore è molto attivo. Altri negozi Share sono a Milano, Galbiate e Napoli.
Share è il frutto di una nuova filosofia di shopping a impatto zero, dove si rimette in vendita ciò che a qualcuno non serve più, senza gravare sull’ambiente e investendo gli utili in progetti di solidarietà sul territorio attraverso il Consorzio Farsi Prossimo Onlus della Caritas Ambrosiana. La moda che deriva da questa filosofia è «solidale», cosa che non toglie nulla alla bellezza dei capi esposti che, a differenza di quelli in vendita nelle grandi catene, sono pezzi unici.
«I capi che abbiamo in vendita sono capi usati di qualità, selezionati, sanificati e rimessi in circolazione e provengono dall’Italia e dal nord Europa – spiega , responsabile del negozio Share – Inoltre, il negozio offre opportunità di lavoro anche per tirocinanti, persone che hanno difficoltà di vario tipo e che aderiscono a programmi di inserimento lavorativo. Collaborano con Share anche numerosi volontari. È un negozio che è attento alla moda, ma mette in circolo il bene».
«Con l’acquisto di capi nel nostro negozio, il cliente favorisce il riuso di abiti di qualità dando loro una seconda vita – continua Italiano che nella moda a Varese opera da molti anni – riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale causato da un modello di consumo usa e getta».
Vesti Solidale è una cooperativa sociale no profit finalizzata all’inserimento lavorativo di persone in difficoltà e si occupa, oltre alla raccolta ed al riutilizzo di capi di abbigliamento, anche del recupero di materiali tecnologici (come vecchi pc, cellulari, cartucce…) per rimetterli a nuovo, di raccolta e recupero di rifiuti speciali ed urbani, di logistica conto terzi. «All’interno del negozio si possono trovare anche capi nuovi di fine serie, capi di campionario, anche griffati, rimanenze di vendite online non evase che vengono rimesse in vendita attraverso i nostri negozi – continua Fabrizio Italiano – sempre a prezzi molto vantaggiosi. Qualche esempio: capi bambino a partire da 3,00; jeans uomo e donna a partire da 8,50; abiti e maglie da 9,90; giacconi e capospalla da 12,50. Questo è un negozio che va visitato spesso, perché ogni settimana possono arrivare capi unici e particolari».
Dal primo dicembre, Fabrizio Italiano, insieme alla collaboratrice Chiara, è al timone di Share – Second Hand Reuse e aspetta la clientela varesina per proporgli un acquisto solidale offrendo la sua consulenza professionale di stilista. Potete seguire il negozio Share su Facebook SHARE Varese.