Proseguono le firme in casa Unet Yamamay Busto Arsizio, dopo quelle di Wilhite, Piani, Bartsch e Gennari, la Uyba completa il reparto schiacciatrici per la stagione 2017/18 con l’acquisto della bulgara Silvana Chausheva.
Un amore nato lo scorso mese di gennaio quando le farfalle, nei sedicesimi di finale di Cev Cup, incontravano le avversarie del Maritza Plovdiv, squadra con cui Chausheva seppe mettersi in grande evidenza, realizzando 19 punti e mettendo a serio rischio il passaggio di turno biancorosso. Classe 1995, 188cm di altezza, l’arrivo in Italia della giocatrice 22enne ha però motivazioni più profonde: Chausheva, nonostante la giovane età, ha già maturato esperienza anche in campo internazionale, sia a livello di club, si segnala una partecipazione in Champions nella stagione 2015/16 con la casacca delle rumene del CS Volei Alba BLAJ, sia con la rappresentativa nazionale maggiore bulgara, con la quale sta collezionando presenze dal 2014. Chauseva fa dell’attacco il suo punto di forza e ha ricoperto in passato anche il ruolo di opposto, motivo in più per considerare l’atleta adatta ai nuovi progetti tattici della squadra di coach Mencarelli.
Ecco le sensazioni della nuova farfalla: «Appena ho saputo dell’interessamento della Unet Yamamay ho sentito dentro di me un grande entusiasmo e non mi ci è voluto molto per dire di sì alla proposta biancorossa. Credo che il campionato italiano sia il migliore ed è per me un sogno potervi giocare: sarà una enorme opportunità per me, per potermi migliorare e mettermi alla prova. Arrivo in una società tra le più forti in Italia e credo che la squadra che sta nascendo possa fare grandi cose. Ho già giocato al Palayamamay, con la maglia di Plovdiv, e i fan mi hanno impressionato: so che seguono sempre la squadra con affetto e non vedo l’ora di conoscerli».
Proprio per i fan più appassionati ci sarà la possibilità di conoscere, cenare o andare a fare shopping con Silvana Chausheva o un’altra farfalla a scelta partecipando al progetto #CasaUYBA dedicato alla ristrutturazione dell’ultimo piano del PalaYamamay.