– Agosto: Varese chiude per ferie? La risposta dei commercianti interpellati è un secco no. Le ragioni sono molteplici: la speranza di fare affari, la volontà di non darla vinta alle spese, la sensazione che la Città Giardino – d’estate – diventi più bella e che quindi valga la pena lavorarci dentro. Quella che anni fa era una scelta controcorrente ora non lo è più.
Siamo andati in centro, ma anche nella cosiddetta periferia ed è stato sorprendente non trovare vere differenze tra uno e l’altra. Il ristorante Orchidea di via Donizetti non farà nemmeno un giorno di ferie, contrariamente agli anni scorsi: «Prima ci fermavamo almeno dal 20 al 30 agosto – spiega il titolare – Quest’anno, invece, abbiamo eliminato anche questa pausa».
I perché sono presto detti: «Un po’ perché molti altri chiudono e noi vogliamo cogliere l’occasione. In seconda battuta ci siamo accorti che nel mese di agosto gli arrivi non mancano, tra persone di passaggio e cittadini che in vacanza non vanno nemmeno loro».
«Infine è anche un discorso economico: il lavoro, di questi tempi, è altalenante e penso sia giusto non lasciare nulla di intentato». C’è però anche un altro motivo: «Il mio ristorante è
in una zona che ha letteralmente cambiato volto: la pedonalizzazione del comparto di piazza Giovine Italia deve essere sfruttata in pieno, ha davvero smosso le acque».
Donne, sappiate che ad agosto ci sarà sempre qualcuno pronto a coccolare la vostra bellezza. Parola di della Compagnia della Bellezza: «Noi ci fermeremo solo nella giornata di Ferragosto – spiega – È così dal 1997 e abbiamo sempre avuto molta clientela: restare aperti è una scusa per trovarne anche di nuova. E poi l’affitto si paga sempre, pure ad agosto».
Le ragioni economiche fanno tuttavia il paio con motivazioni ambientali che il titolare del salone di viale Aguggiari snocciola con grande trasporto: «Varese è bellissima in estate. Si lavora con tranquillità e si possono passare i momenti di pausa in posti gradevoli come il Sacro Monte e il lago. Penso che la nostra città stia cambiando: assomiglia sempre di più a quelle del sud, ve lo dico io che sono di Matera».
Vai in periferia e scopri, per esempio, che in viale Borri e dintorni c’è un fermento che consiglia di tenere su le serrande. Lo dice, del locale Pane Caffè Gelato: «Siamo quasi sempre aperti e ad agosto non facciamo eccezione. Il nome del nostro locale lo spiega già di suo: siamo un punto di riferimento per le famiglie dal mattino alla sera e in questo quartiere c’è sempre molta vita, anche nei mesi estivi. L’unica speranza è che non piova come lo scorso anno: il cattivo tempo frena gli affari».
Non solo non si chiude, ma si raddoppia: «Abbiamo inaugurato un chiosco in piazza XX Settembre, ovviamente anche quello non chiuderà».
E per i giornali? Niente paura, c’è l’edicola Cudini, sempre in viale Borri: «Gli affari ad agosto calano un poco – afferma il titolare – ma per noi è diventata un’abitudine restare aperti, almeno mezza giornata. Poi è vero che molte altre edicole chiudono e quindi ne vale la pena». Lo sguardo d’insieme – e la chiosa finale – è di , direttore territoriale di Confesercenti: «Quella di restare aperti anche ad agosto è ormai una scelta molto comune».
«Solo i negozi a stretta conduzione familiare decidono di prendersi una pausa e capisco questa esigenza. Faccio però un discorso generale: i negozi chiusi non sono un bel biglietto da visita per una città che si vuole dare una vocazione turistica come Varese: dobbiamo smetterla di considerarci una piccola cittadina di provincia».