– “Valceresio con Emergency contro la guerra e contro la povertà”: l’Istituto superiore di Bisuschio, grazie alle professoresse Giulia Trombino, Ilaria Antonini e Rita Oliverio, ha promosso un importante progetto trasversale che si aprirà con una giornata informativa, sabato primo ottobre a partire dalle 9, sulla Ong Emergency. La giornata vedrà la partecipazione di Enzo Cavicchioli, membro del Rotary Valceresio e volontario di Emergency e una relazione di Giandomenico Crespi, coordinatore dei gruppi volontari di Emergency.
Si tratta di una nuova e interessante iniziativa dell’Istituto Valceresio, da anni attivo, grazie all’impegno del dirigente Maurizio Tallone, in campagne di sensibilizzazione degli studenti su tematiche di grande attualità, dal taglio trasversale, come ci spiega una delle promotrici del progetto, la professoressa Giulia Trombino: «Come tutti i nostri progetti ed iniziative sul “sociale”, anche questo è trasversale a quasi tutti gli indirizzi. Undici le classi dell’Istituto che sono state selezionate in merito ad un percorso preciso, condiviso e già in parte realizzato nei precedenti anni scolastici in modo trasversale dai vari indirizzi dell’Istituto : 3P, 4P, 5P, 4E, 5E, 2F, 3F/L, 3M, 4T, 5F, 5T. Questo progetto, contro la guerra e contro la povertà, si inserisce in un percorso più ampio e intrapreso, già da qualche anno, dal nostro Istituto per assolvere un preciso compito culturale, formativo e sociale. A tal proposito la scuola ha infatti promosso e promuove sempre iniziative e progetti che si pongono come finalità generale quella di “lavorare” sulla persona e al contempo di accrescere il grado di istruzione dei propri studenti, favorendo la cultura dell’attenzione all’altro, nel mondo vicino come in quello lontano». Quali sono questi obiettivi? «Sensibilizzare gli alunni alle tante situazioni di sofferenza derivanti dalla guerra e che riguardano soprattutto i minori, favorire una visione della guerra come malattia da prevenire e debellare e non come un destino da abbracciare e promuovere una cultura diversa, fondata sull’uguaglianza, sulla pace e sul rispetto dei diritti umani, come insegnano la Dichiarazione dei Diritti Umani e l’articolo 32 della nostra Costituzione. Perché spesso ci troviamo a parlare non tanto di diritti, ma propriamente di diritti negati. Questo progetto punta alla sensibilizzazione e alla riflessione sui temi della guerra e della povertà, individuando nei diritti, nella democrazia, nella solidarietà e nell’uguaglianza l’unico modo per “spezzare il cerchio della violenza e del terrore”». Come è stata la risposta degli studenti? “I ragazzi sono stati sensibilizzati alla realtà dei luoghi di guerra in cui lavorano i medici e i volontari di Emergency e si sono impegnati tanto e con tanto cuore, a partire dai primissimi giorni di scuola” racconta Ilaria Antonini: «Hanno realizzato lavori di gruppo e laboratori a tema, disegni, loghi, simboli, giochi di parole, anche attraverso stralci del libro “Pappagalli verdi” di Gino Strada, fondatore di Emergency, per una cultura di pace». Perché avete scelto di approfondire l’operato di Emergency? «In questo percorso la conoscenza dell’operato di “Emergency”, associazione italiana indipendente e neutrale, nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche e di qualità alle vittime delle guerre, delle mine anti-uomo e della povertà e che ha curato fino ad oggi oltre 7 milioni di persone, è diventata, per il nostro Istituto, occasione per promuovere una cultura di pace, di solidarietà, di uguaglianza e di rispetto dei diritti umani».