VALGANNA – Un problema grave, conosciuto, anzi arcinoto e oggetto di iniziative politiche e reportage giornalistici. Lo spaccio nei boschi dell’Alto Varesotto è una questione entrata tra i dossier sul tavolo del Prefetto Salvatore Rosario Pasquariello.
Parliamo di una vera e propria piaga denunciata a più riprese dagli amministratori del territorio. Bene alcuni di loro hanno deciso di intervenire personalmente per rendere il più possibile nota la situazione.
E’ il caso del sindaco di Valganna Bruna Jardini che ha compiuto un blitz tra i boschi della valle sulla strada dell’Alpe Tedesco insieme ai consiglieri comunali di Movimento alternativo Matteo Bariani (Masciago Primo) e Marco Gasparini (Cugliate Fabiasco) e ad alcuni volontari e cittadini che si occupano di ripulire le aree boschive da rifiuti e sporcizia.
Quello che il gruppo ha trovato è davvero sconcertante. Si trattava sì dei “soliti” bivacchi utilizzati dagli spacciatori che investano i boschi delle nostre valli, cioè tende, sacchi a pelo, batterie, cibo, bottiglie, immondizia e mercanzia varia. Ma ciò che ha colpito di più è stato il ritrovamento di due proiettili attivi calibro 22, mentre in un’altra zona è stata rinvenuta quella che è parsa la custodia di un fucile. Il materiale è stato consegnato a carabinieri insieme ai tablet e ai cellulari ritrovati nei bivacchi che potrebbero costituire elementi di indagine.
Insomma, un allarme in più in una situazione più che allarmante. Tra gli spacciatori che “operano” e si accampano nei boschi dell’Alto Varesotto ci sarebbero pericolosi criminali armati. Un problema da affrontare in maniera seria e risolvere con urgenza.
In questo senso l’intervento diretto dei cittadini al fianco dei rappresentanti locali delle istituzioni può essere un aiuto in più alle forze dell’ordine nella loro complicata opera di contrasto al grave fenomeno presente sul nostro territorio.