ROMA – Il Tar della Lombardia ha confermato i limiti orari per sale e apparecchi da gioco operativo a Valganna. Nella sentenza pubblicata ieri, 9 agosto, i giudici hanno respinto il ricorso presentato da un operatore contro i provvedimenti che impongono lo stop di slot e videolottery dalle 7.30 alle 9.30, dalle 12 alle 14 e dalle 19 alle 21.
«L’ordinanza impugnata e il presupposto Regolamento appaiono sorretti da un’adeguata istruttoria, che giustifica la misura adottata», scrive il Tar, sottolineando che «la diffusione del fenomeno della ludopatia in ampie fasce della società civile costituisce un fatto notorio». In questo senso «non sembra irragionevole né sproporzionato imporre limitazioni ad attività economiche riconosciute scientificamente pericolose alla salute, proprio perché non si tratta di introduzione di una sorta di “proibizionismo”», bensì «di regolamentazione in corrispondenza di luoghi particolari e di particolari fasce orarie a più alta fruibilità di esercizi di gioco».
Non è neanche possibile fare riferimento all’Intesa siglata tra Stato ed enti locali nel 2017, proprio sui giochi, che stabiliva un tetto massimo di interruzione dell’attività di sei ore al giorno. Tale accordo non ha «alcun valore vincolante» perché non è mai stato attuato da un decreto del Mef. Quanto alla presunta disparità di trattamento rispetto ad altre attività di gioco non sottoposte ai limiti orari, «la giurisprudenza amministrativa ha avuto modo più volte di affermare la più elevata pericolosità» degli apparecchi, che maggiormente creano «manifestazioni di accesso al gioco irrefrenabili e compulsive».
LL/Agipro