Valico chiuso, è bagarre in Consiglio. Ma poi la mozione va in commissione

Forza Italia chiedeva al comune di opporsi al provvedimento svizzero sullo stop notturno di Cremenaga

Consiglio comunale “caldo” martedì sera a Luino; dopo il flash mob dei militanti grillini del gruppo Luino 5 Stelle a inizio seduta, per chiedere la diretta streaming delle sedute dell’assemblea civica, è stata la mozione presentata dal consigliere di minoranza (Forza Italia), sul tema della chiusura notturna del valico di Cremenaga, ad infiammare gli animi.

Taldone ha illustrato la sua mozione, nella quale chiedeva «al consiglio comunale di esprimersi contro il provvedimento svizzero di chiusura del valico e di condannare ogni forma di penalizzazione nei confronti dei lavoratori italiani in Ticino e al sindaco e alla giunta di Luino di adoperarsi da subito, utilizzando ogni strumento istituzionale e politico a disposizione, per far sì che si riapra negli orari notturni il valico di Cremenaga».

Nei giorni scorsi, pubblicamente, due esponenti di peso della Lega Nord di Luino come il vicesindaco Alessandro Casali e il presidente del consiglio comunale Davide Cataldo avevano dichiarato la loro contrarietà alla mozione di Taldone. Il Carroccio luinese insomma era perfettamente in linea con la scelta della Lega in Regione Lombardia di schierarsi a favore della scelta della Svizzera. Una scelta che rischiava seriamente di spaccare la maggioranza di centrodestra a Luino. Il sindaco Andrea Pellicini, che è anche un esponente di primo piano di Fratelli d’Italia, partito che al Pirellone ha sostenuto la mozione di condanna contro la scelta svizzera, ha chiesto a Taldone di ritirare la mozione perché venga rinviata in commissione, in modo da apportare delle modifiche e consentire così una sua approvazione all’unanimità.

Il consigliere di minoranza pur confermando il suo obiettivo di difendere i frontalieri italiani, ha accettato l’invito del primo cittadino, con lo scopo di giungere a un voto unanime. Annunciato il ritiro della mozione e il suo passaggio in commissione e chiuso il consiglio comunale, si sono scatenate le proteste degli altri due gruppi di opposizione “L’Altra Luino” e “Min”, i quali hanno chiesto che sia il consiglio e non la commissione ad occuparsi della questione.

L’assemblea civica ha approvato la convenzione del Comune con Regione, Provincia e Rfi, per la soppressione di due passaggi a livello in via San Pietro e in via Voldomino e l’ordine del giorno relativo all’impatto sulla linea ferroviaria a binario unico del lago Maggiore e alla sicurezza dei territori attraversati, oltre all’aggiornamento del piano di emergenza comunale.