CASTELLANZA Continuano a ritmo serrato le indagini per individuare i responsabili dell’atto vandalico ai danni della chiesa della Sacra Famiglia. Sul piatto anche le immagini registrate dall’unica telecamere presente in zona che non punta direttamente in direzione della chiesa presa di mira (fatto, per altro, vietato dalle vigenti normative) ma potrebbe fornire elementi utili alle indagini. Gli agenti del comando di polizia locale di Castellanza hanno visionato i fotogrammi relativi ai segmenti temporali antecedenti l’incursione dei teppisti avvenuta,
pare, tra le 20 e le 20.30 di sabato scorso. Dalle immagini potrebbero infatti emergere movimenti, passaggi avvenuti in zona, e collegati all’accaduto. E su queste immagini stanno lavorando gli inquirenti.
Altro “filone” d’inchiesta è quello relativo all’identificazione dei gruppi giovanili che bazzicano la zona. Nel periodo estivo la sede Cai di via Ferrari (adiacente alla chiesa vandalizzata) era stata oggetto dell’attenzione dei teppisti: grondaie rotte, stemmi associativi danneggiati, una tanica di benzina (con il liquido infiammabile rovesciato vicino alla sede) trovata in zona. E il fuoco è stato utilizzato anche sabato: in fiamme è finita una cassettiera che conteneva dei paramenti religiosi, oltre alla tovaglia che ricopriva l’altare.
In occasione del primo atto vandalico, risalente a giugno, la polizia locale aveva identificato un gruppo di ragazzi tra i 14 e i 17 anni, trovati in atteggiamenti fuori dal comune (alcuni stavano in piedi sul muretto di cinta che cinge l’area) al momento del controllo. Da quelle identificazione dovrebbero partire gli accertamenti degli inquirenti che mirano all’individuazione dei responsabili di quello che è stato definito da tutto un insulto alla città intera; anche perché sabato sera un gruppo di ragazzini è stato notato nei dintorni della chiesa. Al momento non ci sarebbero denunce anche se nei prossimi giorni potrebbero iniziare le convocazioni di possibili persone informate dei fatti.
Simona Carnaghi
f.artina
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