Vandalizzata la chiesa di San Pietro a Gemonio: nella notte di Halloween alcuni vandali si sono accaniti a colpi di bombolette spray sull’edificio religioso decorato all’esterno da una Via Crucis firmata, negli Anni 80, da . Le preziose formelle sono state per fortuna risparmiate dall’azione dei teppisti. Che potrebbero avere le ore contate: la chiesa è monitorata da un sistema di videosorveglianza perfettamente funzionante al momento del blitz dei vandali.
La scoperta è avvenuta ieri mattina presto: alle 8.30 infatti in San Pietro doveva essere celebrata la prima messa mattutina festiva. Lo spettacolo che i fedeli si sono trovati davanti è stato di uno squallore assoluto. Qualcuno, probabilmente più persone insieme, munito di bomboletta spray ha riempito le pareti esterno dell’edificio di insulti, scritte blasfeme e simboli fallici. Insomma il classico repertorio del vandaletto che crede di essere il boss della città e si gloria con i compari della grande impresa ma che di solito diventa un agnellino belante quando viene identificato.
Ieri mattina sul posto sono immediatamente intervenuti carabinieri e agenti della polizia locale. A loro sono affidate le indagini: i militari hanno già prelevato i filmati del sistema di videosorveglianza per poterli visionare. La speranza di riuscire a individuare i responsabili è concreta.
Ferita la comunità di Gemonio che non trova una spiegazione (e in effetti una non ce n’è) per un gesto tanto sciocco. Pare che nella zona, durante la notte, siano stati sentiti schiamazzi e motorino sgommanti. I carabinieri hanno anche trovato delle bottiglie di alcolici vicino al luogo dell’atto vandalico. L’ipotesi è che a imbrattare la chiesa sia stato un gruppo di teppistelli senza alcuna dietrologia. Se hanno scelto una chiesa è perché si trovavano lì in quel momento, non c’è nessun adoratore del diavolo dietro a insulti vergati su quei muri. Soltanto moltissima stupidità. E ieri già qualcuno proponeva quale pena accessoria per i responsabili il fatto di far ripulire a loro il danno fatto. Magari estendendo il servizio risarcitorio alla comunità anche ad altri luoghi del paese.