Roberto Vannacci, generale ed europarlamentare della Lega, è intervenuto a Varese durante una cena organizzata dalla sezione cittadina del partito. L’evento si è svolto al ristorante “Il posto giusto” di Masnago, dove, accolto da 130 partecipanti (serata su invito: tutto esaurito, ndr), ha commentato il raduno di Pontida definendolo un successo: «Un’accoglienza fantastica da tutto il popolo della Lega». Smentendo le critiche della stampa di sinistra, Vannacci ha difeso il suo legame con il partito: «Non è vero che ho usato la Lega come taxi. Oggi la Lega è un partito che coinvolge tutta l’Italia e porta avanti i valori di sovranità nazionale, tradizione e sicurezza».
Sul tema dell’immigrazione e della cittadinanza, Vannacci ha chiarito la sua posizione: pur riconoscendo la necessità di manodopera straniera, ha frenato sull’idea della cittadinanza automatica. «In Italia, gli immigrati con permesso di soggiorno godono già di tutti i diritti, tranne uno: il diritto di voto. Le forze politiche che spingono per la cittadinanza facile lo fanno solo per trasformarlo in un bacino elettorale». Secondo Vannacci, il lavoro è ormai transnazionale e la cittadinanza non è un prerequisito per godere dei diritti lavorativi.
Rispondendo alle critiche, sia nazionali che internazionali, ha ribadito: «Le critiche fuori luogo hanno solo aumentato la mia popolarità». Per quanto riguarda i rapporti con Forza Italia, Vannacci è stato lapidario: «Non ho particolari relazioni con loro, ogni tanto qualcuno parla a sproposito di me, e io rispondo solo a queste provocazioni».
Alla cena erano presenti anche l’europarlamentare Isabella Tovaglieri e il segretario provinciale Andrea Cassani, insieme ai vertici locali della Lega.