Con una splendida lezione di filosofia e di pratica “verde” tenuta al parco di Villa Mylius da e si è festeggiata ieri mattina la quinta Giornata Nazionale degli Alberi: una novità dell’amministrazione Galimberti, che ha deciso di introdurla dal 2016.
Una lezione molto particolare, rivolta a studenti d’eccezione: gli alunni delle classi III A e III B della scuola “Felicita Morandi”, che si sono trovati sotto la grande quercia farnia dell’ingresso principale del parco ad ascoltare le parole del vicesindaco e dell’assessore all’Ambiente. «Gli alberi – ha spiegato Zanzi ai bambini – sono esseri intelligenti ma parlano una lingua che non siamo ancora riusciti a decifrare. Dobbiamo imparare ad amare e rispettare le piante perché sono organismi vivi: il fatto che non parlino come noi non significa che siano morti o che siano esseri inferiori, e anche se sono molto resistenti, persino agli incendi, non vuol dire che sia giusto maltrattarli».
I bambini si sono poi spostati più sotto, nel cuore del parco, dove con l’agronomo del Verde Pubblico i due assessori hanno dato il via, insieme ai piccoli e alle loro insegnanti, alla piantumazione di una giovane quercia, facendosi aiutare dai bambini nella messa a dimora. «È una cerimonia che ricorderete per sempre – ha continuato il vicesindaco – e della buona salute di questa pianta vi farete garanti per tutta la vita: verrete a trovarla, la presenterete ai vostri amici, diventerà vostra amica e vi terrà compagnia».
Una pianta a ricordo di un momento importante – «un bene comune di cui prendersi cura come se fosse proprio», ha spiegato De Simone – e che testimonierà per sempre una giornata indimenticabile. I bambini della Morandi, che rappresentavano simbolicamente tutte le scuole cittadine, hanno poi continuato la loro mattinata di visita a villa Mylius assieme agli agronomi: ma prima di congedarsi dai due maestri si sono riuniti in un abbraccio simbolico intorno ad un altissimo platano, recitando alcuni versi della Filastrocca dell’Albero di : «Tieniti stretto a questa terra/ Cresci più libero che in una serra/ Afferra il cielo, portalo a noi/ Tendi i tuoi sogni più in alto che puoi /E se qualcuno ti vuole strappare/ Tu vienimi a chiamare».
La Festa degli Alberi fu istituita nel 1872 da , Governatore dello stato del Nebraska, allo scopo di creare una coscienza ecologica e per accrescere il patrimonio forestale del paese duramente colpito da inondazioni e disboscamenti. In Italia la prima Festa dell’Albero fu celebrata nel 1898 per iniziativa del ministro della Pubblica Istruzione Guido Baccelli: venne poi istituzionalizzata nel 1923 in regime fascista e continuò a vivere fino agli anni Settanta, prima dell’oblio durato fino al 2013: fu tenuta in vita da iniziative locali. A Varese, strenuamente, .