VARESE «Dovremo trovare assieme alla Regione un accordo per uno sconto variabile che tenga conto della differenza di prezzo tra la benzina in Svizzera e quella in Italia e l’introduzione della carta anche per il diesel». Dopo l’improvvisa impennata dei prezzi del carburante, un balzo avanti di 8 e 11 centesimi al litro registrato ieri in tutti i distributori italiani, i gestori varesini sono preoccupati.
Anche perché nel primo giorno di aumenti, dopo il ritocco dell’accisa introdotto dalla manovra del governo, si sono registrate già code in dogana: protagonisti i pendolari del pieno.
A seconda della stazione di servizio, il costo della benzina viaggia da un minimo di 1,65 euro a un massimo di 1,73 euro al litro. Una cifra considerevole che, raffrontata all’1,36 euro pagata nella vicina Svizzera, fa impallidire lo sconto regionale, fermo nella sua punta massima a 18 centesimi di euro.
Questo significa che su un pieno per un’utilitaria (35 litri) in Ticino si risparmia dai 10 euro fino a un minimo di 5 euro (per chi ha la carta sconto e vive nella fascia A). Anche il diesel è più conveniente oltre la dogana: in Italia, infatti, i prezzi oscillano da 1,60 a 1,72 euro al litro, contro l’1,53 elvetico. Il risparmio medio è di 5 euro.
p.moretti
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