La Pallacanestro Varese tocca uno dei punti più bassi della sua storia recente. All’Itelyum Arena, la Germani Brescia rifila un pesante 77-118 ai biancorossi, evidenziando limiti tattici, tecnici e psicologici di una squadra che non riesce a reagire. In un clima di delusione palpabile, emerge la necessità di un cambio netto, forse nella guida tecnica, per cercare di invertire una rotta che porta dritta verso il baratro.
UNA PARTITA DA DIMENTICARE
Il copione della gara ricalca tristemente altre recenti disfatte, come quelle contro Cremona e Pistoia. Brescia, guidata da un impeccabile Miro Bilan (27 punti), ha sfruttato a pieno le lacune difensive e l’assenza di idee di Varese. La Leonessa ha dominato sotto canestro (46 rimbalzi contro 27) e in contropiede, infliggendo ai biancorossi una dura lezione di pallacanestro.
L’allenatore Mandole, saldo sulla sua panchina nonostante le difficoltà, non è riuscito a trovare contromisure alle armi di Brescia, sottolineate già alla vigilia: dalla pericolosità di Bilan alla velocità delle ripartenze avversarie. Il risultato? Un umiliante passivo di 41 punti, che riporta alla mente i peggiori ricordi del passato.
IL MOMENTO EMOZIONANTE: IL RITORNO DI GIANCARLO FERRERO
In una serata da dimenticare, l’unico momento di gioia è stato il ritorno di Giancarlo Ferrero, celebrato con una standing ovation dai 4.500 tifosi presenti.
LA NECESSITÀ DI UN CAMBIO DI ROTTA
Le prestazioni dei leader biancorossi sono state deludenti: Hands (4 punti), Johnson (2) e Tyus (4) non hanno inciso, lasciando il peso dell’attacco ai soli Librizzi, Alviti e Kao. Il deserto di idee e di leadership sul parquet riflette una gestione tecnica che non sta producendo risultati.
Un segnale forte è ormai inevitabile. Con un calendario difficile all’orizzonte, la società deve decidere se continuare con Mandole o intraprendere un nuovo percorso. La storia insegna che, dopo disfatte simili, è necessario agire con determinazione.
IL FUTURO
La stagione è ancora lunga, ma il rischio è che, senza interventi drastici, si prosegua sulla stessa strada. La speranza dei tifosi è affidata a una reazione immediata, anche se l’impressione è che serva un miracolo per rimettere in carreggiata questa squadra.
IL TABELLINO
OPENJOBMETIS VARESE – GERMANI BRESCIA 79-118
(19-30, 40-58; 58-93)
VARESE: Librizzi 15 (1-6, 3-9), Hands 4 (2-6, 0-2), Alviti 16 (2-2, 2-4), Johnson 2 (0-2, 0-4), Akobundu-Ehiogu 17 (8-9); Gray 6 (2-3 da 3), Bradford 6 (3-8, 0-1), Tyus 4 (2-4), Virginio (0-3, 0-1), Assui 7 (2-4, 1-2). Ne: Reghenzani Fall. All. Mandole.
BRESCIA: Ivanovic 4 (1-3, 0-1), Della Valle 13 (1-3, 3-5), Rivers (-, -), Ndour 12 (4-7), Bilan 27 (12-15); Ferrero 6 (2-2 da 3), Dowe 10 (0-2, 3-4), Burnell 12 (5-8, 0-1), Tonelli 2 (1-1), Mobio 5 (1-3, 1-1), Cournooh 11 (1-1, 2-4), Pollini. All. Poeta.
ARBITRI: Bartoli, Borgo, Catani.
NOTE. Da 2: V 20-44, B 31-52. Da 3: V 10-28, B 13-22. Tl: V 7-10, B 17-20. Rimbalzi: V 27 (8 off., Akobundu, Gray 4), B 46 (12 off., Bilan 16). Assist: V 21 (Librizzi 6), B 33 (Cournooh 7). Perse: V 12 (Librizzi 3), B 7 (Dowe 3). Recuperate: V 4 (4 con 1), B 7 (Dowe 2). 5 falli: Librizzi. Spettatori: 4.507.