VARESE Tutti a caccia dell’agone. Ma, attenzione, solo da oggi al 18 settembre. E non per vendere la carne di questo pesce, vietatissima per la presenza di Ddi. Nelle acque italiane del lago Maggiore, dunque, da oggi è effettuare pescate di sfoltimento di pesce Agone. L’autorizzazione è per i titolari dei diritti esclusivi di pesca e per i pescatori dilettanti, con l’obbligo della consegna settimanale del pescato ai centri di raccolta. É vietato disperdere il pesce morto nell’ambiente o rilasciare in acqua l’agone pescato vivo.
La pesca all’agone rimane comunque vietata se svolta per fini diversi dalle pescate di sfoltimento. A tal proposito si ricorda che la destinazione al consumo alimentare umano o la commercializzazione di agone o di altre specie ittiche proibita alla pesca per la presenza di Ddt nelle carni configura un concorso di reati amministrativi e penali quali le violazioni degli articoli 444 e 650 del Codice Penale in merito al “Commercio di sostanze alimentari nocive” e la “Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”.
Pertanto tutti i pescatori sottoposti a controllo da parte della vigilanza dovranno presentare entro un massimo di 10 giorni all’Ente esecutore del controllo la documentazione attestante l’avvenuta consegna degli agoni pescati ai luoghi di raccolta.
La raccolta del pescato per entrambe le categorie di pescatori avverrà settimanalmente in due località, rispettivamente al Macello Civico di Luino e presso l’incubatoio di Verbania Possaccio, piazzale Cartiere messo a disposizione dall’Associazione Pescatori Pallanzesi La Riva onlus.
s.bartolini
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