Un detenuto di 57 anni, arrestato lo scorso settembre per furto, si è tolto la vita nel carcere dei Miogni a Varese. La notizia è stata diffusa questa mattina, martedì 9 luglio. L’uomo era coinvolto nell’inchiesta sull’omicidio avvenuto a Pianbosco nel 2018, in cui due bande rivali di spacciatori si scontrarono e un 25enne marocchino fu ucciso.
Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia penitenziaria, ha commentato: «Sale così a 54 il numero dei detenuti che in questo tragico 2024 si sono suicidati, a cui si aggiungono sei appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria che, parimenti, si sono tolti la vita. Non passa giorno senza che le carceri dispensino morte e sofferenza. Una tragedia senza fine e incapace di suscitare adeguate reazioni nella maggioranza di governo».
De Fazio ha criticato duramente l’inerzia delle autorità: «Questi numeri sono inumani persino per un paese totalitario, figuriamoci per uno democratico e civile. Ci chiediamo quale debba essere il prezzo di vite da pagare prima che il ministro Nordio e il Governo Meloni assumano provvedimenti concreti. È chiaro a tutti che il recente decreto, oltre a essere quasi inutile, potrebbe aver peggiorato la situazione avendo deluso molte aspettative».
Ha concluso sottolineando le gravi condizioni del sistema carcerario: «Omicidi, suicidi, stupri, risse, violenze di ogni genere, evasioni, traffici illeciti e molto altro ancora. Le carceri non stanno assolvendo a nessuna delle loro funzioni e sono diffusamente fuori legge. Chi ha il dovere d’intervenire e non lo fa ne ha la piena responsabilità politica e morale e, forse, non solo».