Sabato 29 marzo Varese è stata teatro di due manifestazioni che hanno mostrato due visioni opposte della città e delle sue problematiche. Alle 16:30, in piazza Monte Grappa, si è svolto un presidio antifascista per riaffermare i valori della democrazia e contrastare ogni forma di razzismo e fascismo. Un’ora e mezza dopo, alle 17:30, in piazza Repubblica, si è tenuta la manifestazione organizzata da movimenti della destra, con lo slogan «La città soffoca: strappala al degrado e all’invasione».
La manifestazione della destra: sicurezza e degrado al centro del dibattito
Il raduno in piazza Repubblica ha visto la partecipazione di numerosi cittadini che hanno espresso un malcontento sempre più diffuso sulla gestione della sicurezza urbana. Con tricolori, fumogeni e slogan, i partecipanti hanno sottolineato il crescente disagio per la criminalità e il degrado che, secondo loro, stanno mettendo in difficoltà la città.
Dalla terrazza del monumento ai Caduti, esponenti della Rete dei Patrioti e di Casa Pound hanno parlato della necessità di un cambiamento nelle politiche locali, accusando partiti e sindacati di aver abbandonato i cittadini. Il messaggio lanciato dalla piazza è stato chiaro: serve un’azione concreta per riportare ordine e sicurezza a Varese.
Il presidio antifascista: una risposta ai movimenti di destra
In piazza Monte Grappa, poco prima, si erano radunate circa duecento persone per riaffermare i principi democratici. Il sindaco Davide Galimberti ha preso la parola, ribadendo che la sicurezza deve essere garantita dalle istituzioni e non da iniziative spontanee. «Questa è l’unica piazza oggi a Varese» ha dichiarato il primo cittadino.

Tra bandiere e cartelli, gli interventi di Collettiva, CGIL e ANPI hanno insistito sulla difesa dei valori antifascisti, mettendo in guardia dal rischio di derive estremiste.
Un confronto acceso, ma senza tensioni
Entrambe le manifestazioni si sono svolte pacificamente, senza incidenti né scontri. Tuttavia, il malcontento espresso in piazza Repubblica riflette un sentimento crescente in città: la richiesta di un maggior controllo del territorio e di un’azione più incisiva contro il degrado e la criminalità. Un segnale che la politica locale non potrà ignorare.