«Varese è difficile E con pochi locali live fa male alla musica»

La prima volta si sono esibiti a Varese, sul palchetto dell’ormai defunto Sancho Panza, nel 2007. Due anni dopo, nel 2009, hanno suonato alla Corte del Ciliegio di Castellanza e nel 2011 si sono mostrati ai propri fan dal palco dell’Albizzate Valley Festival.

Stiamo parlando dei Ministri, la band rock di punta del momento. Il trio Dragogna – Auteliano – Esposito, insieme a F Punto Cecconi a completare la band sul palco, hanno suonato martedì sera ai Giardini Estensi di Varese.

La band ha aperto il concerto con il brano che gli ha permesso di fare il salto di qualità, “Tempi bui”, per poi presentare i pezzo del loro ultimo lavoro, “Un passato migliore”, e rituffarsi negli album del passato. Prima del loro live, e prima che il trio andasse a cena al Pedigrotta, siamo andati a intervistare la band.

Sappiamo che, per il genere di musica che noi facciamo, Varese è una città difficile. Ci hanno spiegato che sono anni che qui non si tiene un concerto di musica rock e che, probabilmente, qualcuno si sarebbe lamentato a causa del rumore durante il nostro live. Sappiano anche che in città non ci sono più locali, sono rimasti praticamente solo i bar e il Twiggy e questo è un peccato. Riteniamo che un’amministrazione, a prescindere dal partito di appartenenza, che compie una scelta del genere compie un grosso errore castrando il panorama culturale locale in ambito musicale.

Noi siamo cresciuti fisicamente e musicalmente a Milano, una città di certo più grande rispetto a Varese e, di conseguenza, con una più ampia offerta di opportunità e di libertà di espressione. Ci siamo buttati nella musica in un momento in cui, culturalmente, l’intrattenimento musicale stava cambiando e si era venuta a creare una fase di stallo.


Anche a Milano hanno provato, in alcuni casi riuscendoci, a chiudere un sacco di locali storici nel panorama musicale e dell’intrattenimento in generale. Questo, però, non significa che bisogna fermarsi. Magari a Varese le band avranno un po’ più di difficoltà a emergere, ma basta spostarsi a Milano o a Torino che distano pochi chilometri di distanza da qui.

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