VARESE – E’ in bilico la seduta del prossimo consiglio comunale di Varese: nella seduta di ieri, 18 luglio, della conferenza dei capigruppo, che avrebbe dovuto deliberare, su richiesta del presidente del consiglio comunale, le modalità di svolgimento della prossima assemblea, prevista per il 26 luglio, l’opposizione ha alzato le barricate.
Motivo dello scontro: la richiesta della maggioranza, per bocca del Presidente del Consiglio, Alberto Coen Porisini, di consentire, a causa degli aumenti dei contagi da Covid, la modalità di partecipazione mista, da casa e in presenza. Ufficialmente, per tutelare la salute dei consiglieri e dei loro cari.
Ma l’opposizione, compatta, ha chiesto che il consiglio sia solo in presenza: “Non sussistono le motivazioni sanitarie per una convocazione da remoto, non vi è alcuna emergenza e il Ministero dell’Interno ha già chiarito, con una circolare, che la modalità mista debba essere normata a livello comunale, qualora non sia legata a motivi emergenziali”, sottolineano dal centrodestra.
C’è chi, maliziosamente, fa notare come molti consiglieri di centrosinistra siano già in spiaggia e ipotizzano si tratti solo di una mossa per garantire i numeri alla maggioranza: “Più di un consigliere si collegherebbe dal mare, altro che Covid“, sibila uno dei capigruppo di opposizione.
Quando la maggioranza ha cercato di forzare la mano, mettendo la richiesta ai voti, l’opposizione ha chiesto una verifica ulteriore agli uffici. Anche perché su un punto all’ordine del giorno è previsto il voto segreto, impossibile da gestire da remoto con gli strumenti attuali. Tutto rimandato a mercoledì, quando i capigruppo si ritroveranno nuovamente. “Ma se dovessero inventarsi un sotterfugio per votare in modalità mista, sarebbe una violazione inaccettabile: non parteciperemmo al voto e ci rivolgeremmo ufficialmente al Prefetto, chiedendo l’invalidità della seduta“, minacciano dall’opposizione.