VARESE – La zona ha un perimetro ben preciso, attestandosi tra viale Milano e via Como. Solo due mesi fa era stato preso di mira il bar di Via Rossini, ora il tentato furto nella notte furto nella notte tra lunedì 20 e martedì 21 marzo, il primo in 13 anni di attività nel centro di Varese al salone di parruccheria poco distante dal bar. Il malvivente della precedente rapina è un giovane, che è stato poi identificato e arrestato dalle forze dell’ordine: introdottosi dentro il bar aveva minacciato con una spranga di ferro fino a farsi consegnare 300 euro in contanti.
Ora è stata la volta del salone di acconciature “Chic” di via Rossini che per la prima volta dopo 13 anni ha subito un tentativo di furto. I titolari dell’esercizio commerciale hanno avuto la brutta sorpresa martedì mattina, all’apertura del negozio, di trovare vetrina in frantumi e porta scassinata. Per questo hanno posto la questione della sicurezza nella zona, peggiorata a vista d’occhio negli ultimi mesi. E così per sensibilizzare al tema hanno esposto un foglio-firme a coprire il vetro danneggiato e hanno iniziato una raccolta firme estemporanea da parte dei clienti e dei cittadini, ormai saturi per questa situazione che non li fa stare più tranquilli.
Lo sfogo e l’esasperazione dei proprietari
E da un anno e mezzo che la situazione in questa zona di Varese è progressivamente peggiorata. Il degrado e il disagio di viale Milano e via Como si sta allargando verso la zona pedonale e noi ne subiamo le conseguenze.
Al mattino, prima di aprire, dobbiamo ripulire dalla spazzatura e dalle bottiglie vuote gli spazi davanti al negozio. Una volta stavamo con le porte aperte, sempre pronti ad accogliere i nostri clienti, oggi ci chiudiamo dentro. Il tentativo di furto subito nella notte tra lunedì e martedì è il primo in tredici anni di attività. Hanno provato a forzare la porta di ingresso, non riuscendoci hanno provato a spaccare le vetrine prendendole a sassate. Abbiamo vetri antisfondamento, quindi non sono riusciti a introdursi in negozio e hanno desistito. A noi resta il danno causato e la paura che possa riaccadere.