VARESE – Consiglio comunale agitato, quello di ieri, martedì 26 luglio: all’ordine del giorno, dopo alcuni punti “burocratici” legati a scadenze indifferibili, erano previsti la mozione del consigliere Stefano Clerici sulla gestione del servizio di igiene urbana, la mozione di censura del centrodestra al Presidente del Consiglio comunale e le modifiche al regolamento della commissione per il paesaggio.
L’accordo rimangiato
L’ordine dei lavori era stato stabilito alcune settimane fa nel corso della conferenza dei capigruppo: l’opposizione, in quell’occasione, aveva fatto un passo indietro sulla richiesta di un consiglio comunale ad hoc sul tema della raccolta dei rifiuti (che sta creando parecchi problemi e un diffuso malcontento tra i cittadini), accogliendo la proposta della maggioranza di convocare un unico consiglio per il 26 e 27 luglio, con vari punti da discutere, primo tra i quali la mozione di Clerici sulla spazzatura.
Ieri sera, invece, la maggioranza ha cambiato idea a seduta in corso, proponendo, a norma di regolamento e per bocca del consigliere Domenico Marasciulo, l’inversione dei punti all’ordine del giorno.
Apriti cielo: l’opposizione è andata su tutte le furie. Stefano Clerici (Varese Ideale) è intervenuto parlando di mancanza di rispetto da parte della maggioranza, la cui parola “vale meno di zero“.
Durissimo anche Luca Boldetti (Polo delle Libertà) che ha attaccato il presidente del Consiglio comunale Alberto Coen Porisini, accusato ancora una volta di non essere super partes, e ha dichiarato che, in caso di forzatura da parte della maggioranza sul cambio di ordine del giorno, l’opposizione avrebbe abbandonato l’aula.
Detto, fatto: la maggioranza ha tirato diritto, votando l’inversione dei punti all’ordine del giorno, e l’opposizione si è alzata e se ne è andata.
Il consiglio comunale è proseguito con i soli consiglieri di maggioranza, che in poche decine di minuti hanno esaurito gli argomenti, dopodiché la seduta è stata tolta.
I consiglieri del centrosinistra pronti per le vacanze
La sensazione è che il centrosinistra non avesse i numeri per garantire la maggioranza assoluta (necessaria per la modifica al regolamento della commissione paesaggio, che verosimilmente si sarebbe discussa nella serata di oggi, mercoledì 27): pare che alcuni consiglieri del PD avessero già prenotato le vacanze e fossero “con i bagagli in mano”. Rischio troppo alto per il sindaco, che avrebbe “ordinato” ai suoi di blindare il punto sulla commissione paesaggio, anticipandolo a ieri.
Il centrodestra unito: “Sindaco 100% inaffidabile”
Dall’opposizione sono volate parole di fuoco: Barbara Bison (Lega) ha parlato di “grave sgarbo istituzionale che avrà delle ripercussioni nei rapporti con la maggioranza, di cui evidentemente non ci si può fidare”. Roberto Puricelli (Grande Varese), rincara la dose: “Mai successa una cosa del genere a Varese, da ora in poi il nostro atteggiamento, sempre corretto e collaborativo, cambierà”. Luca Boldetti: “Una forzatura indecente, hanno fatto venire meno l’accordo sottoscritto tra i capigruppo. Si riempiono la bocca di termini come partecipazione, condivisione e democrazia, parole che non appartengono loro”. Stefano Clerici infine sentenzia: “Ve lo avevo detto, di questi soggetti non ci si può fidare mai, siete stati degli illusi a credere nelle loro aperture di facciata. Ora facciamo tutti opposizione dura e nessuna collaborazione”.
Di tutt’altro avviso il sindaco Davide Galimberti, che allarga le braccia e commenta: “Con questa opposizione non si può collaborare”.
Sembra dunque essere terminato il periodo delle “aperture di credito” alla maggioranza da parte dell’opposizione, la quale annuncia che procederà alla richiesta di convocazione sistematica di commissioni e consigli per “stanare la giunta sugli argomenti più spinosi, delicati e scottanti che riguardano la città“.