GERENZANO Bollette dell’energia elettrica gonfiate, e la promessa di un risparmio che assume sempre più i contorni di un miraggio. La liberalizzazione del mercato ha portato all’ingresso di decine di nuovi operatori privati, e a una battaglia senza esclusione di colpi per attirare clienti offrendo tariffe che a volte possono rivelarsi un bluff. Ne ha fatto le spese Antonella Checchi, una gerenzanese che ha deciso di cambiare il proprio piano tariffario, in compagnia di decine di altri clienti che hanno deciso di rivolgersi alle associazioni di consumatori. La donna, insegnante in una scuola media di Cerro Maggiore, è stato contattata fuori da un centro commerciale dagli operatori di Enel Energia, la nuova società che fa capo alla stessa proprietà di Enel ma si muove nel mercato libero, assieme a operatori come Edison, E.On. o A2A.
«Mi hanno offerto una nuova tariffa, promettendomi un consistente risparmio ogni mese, ma senza specificare che avrei dovuto cambiare operatore, che Enel ed Enel Energia sono in realtà due operatori diversi», spiega Antonella, che mostra le bollette e fa un confronto impietoso. «Mi sono trovato così a pagare di più, circa 50 euro al mese di differenza che pesano sul bilancio familiare. E ad avere davanti una bolletta incomprensibile, dove non si capisce come ho fatto a spendere tutti questi soldi», spiega.
Ad esempio su tre mesi, da aprile a giugno, ha pagato solo per i costi fissi, che non variano a seconda del consumo, quasi 22 euro. Una cifra moltiplicata rispetto ai 5 euro e 20 centesimi che doveva versare al vecchio operatore Enel ogni due mesi. «Quello che mi ha lasciato con l’amaro in bocca è la mancanza di trasparenza e di spiegazioni chiare da parte degli operatori – continua – e a farne le spese sono le tasche dei cittadini».
È tutto legale, ma di segnalazioni e lamentele sul problema il Codacons Lombardia ne conta a pacchi. L’associazione di consumatori aprirà a settembre uno sportello energia a Como, Erba e Cantù, con l’idea di estenderlo poi a Varese, dove i cittadini potranno rivolgersi per avere consulenza. «Gli operatori fanno il loro gioco, offrendo spesso offerte che nascondono il classico “pacco”, dalle quali poi è difficile recedere», spiega Mauro Antonelli del Codacons. «Stiamo facendo pressione perché l’Authority per l’energia intervenga per frenare gli abusi, e che costringa le aziende, quando presentano un’offerta, a rendere pubblico il prezzo integrale che poi il consumatore dovrà pagare».
Il consiglio dell’associazione è di non firmare subito, ma di consultare il sito dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, dove è possibile confrontare le offerte rivolte ai clienti domestici. «Ci stiamo muovendo anche perché venga impedito alle aziende di spedire a casa bollette incomprensibili, che sono solo un sistema per fregare il cliente. La presenza di più operatori può essere un vantaggio, ma bisogna muoversi in mezzo a una marea di offerte spesso incomprensibili». Antonella si è trovata così a cambiare operatore senza volerlo, e a gettarsi inconsapevolmente nel mare magnum del mercato libero dell’energia, e a pagare sulla bolletta anche le perdite di energia della rete e le compensazioni ambientali. «E pensare – conclude – che ero anche contraria alla privatizzazione del servizio pubblico»
f.tonghini
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