Werther Pedrazzi è una firma del Corriere della Sera, uno che in vita sua per sua stessa ammissione «ha bevuto troppo basket, un baskettista anonimo». Chi meglio di lui per introdurci al derby con Milano? La nostra consueta lavagna tattica, ruolo per ruolo, per avvicinarci alla super sfida di stasera.
«Non mi sembra che Dawan Robinson abbia convinto fino ad ora, nonostante le caratteristiche da buon giocatore. È latente più che altro nella leadership. Ragland, a sua volta, cercherà un riscatto da una prova incolore: ha bucato totalmente contro il Fenerbahçe, nonostante venisse da ottime prestazioni in campionato. Lo vedo bello carico, soprattutto conosce la valenza di un derby, a maggior ragione lombardo, avendone già giocati con la casacca di Cantù. Per quanto riguarda i ricambi, Deane è un mistero: d’acchito direi che la sua presenza compensa il deficit che paga Varese sul titolare. Secondo me Deane ha più esperienza, ha giocato l’Eurolega, io preferirei avere lui come cambio piuttosto che Meacham. Purtroppo però non sta rispondendo in pieno alle sue potenzialità».
«Il responso sta nelle stelle, ed è difficile da decifrare. La linearità di Rautins contro il talento puro di Brooks. Mi chiedo però: Rautins sta bene? Non si sa mai. Mi sbilancio in maniera molto relativa, e mi assumo la totale responsabilità di una scelta forte. All’interno di un contesto generale di squadra, vedo una leggera prevalenza di Rautins. Perché Varese sa cosa chiedere e cosa attendersi da lui, ma Milano non sa cosa aspettarsi da Brooks. A volte si butta dentro a testa bassa, senza spazio, e rompe il gioco, senza pensare che troverà magari davanti il lungo pronto a stopparlo. Ha talento, ma non lo esprime al massimo. Tra l’altro Rautins ha una migliore applicazione difensiva».
«Da ala piccola, Milano schiererà Moss e Cerella in assenza di Gentile. Varese parte con Eyenga, penso che poi ci sarà spazio in rotazione per Okoye, la vedo dura per Casella. Anche senza Gentile, però, prevale Milano, perché Moss sta crescendo: sente meno dolore al ginocchio, sta tornando in forma. Eyenga è nuovo, avrà bisogno di ambientarsi e debuttare nel derby non è semplice. E Moss se lo mangia, credo. A differenza del pubblico del Forum, io non amo Cerella: non lo vedo in grado di essere un fattore, nonostante sia un giocatore molto energico».
«Vince tutto Diawara. Però Milano poi mette Melli e pareggia i conti. Sull’uno contro uno tra i titolari, Diawara è un passo avanti, indubbiamente. Con le riserve, però, c’è compensazione: Callahan non è all’altezza di Melli. Anche se Melli mi fa arrabbiare a volte, mi fido di lui e delle sue capacità. Per Varese pesa l’assenza di Kangur, da matti. Se si contasse una rosa di dodici giocatori di alto livello, l’assenza peserebbe sì, ma fino ad un certo punto: in questo caso, quando punti tutto su uno come Kristjan, e lui non c’è, Varese perde l’80% del suo potenziale».
«Se Daniel ha le paturnie, viene seppellito. Se Daniel altrimenti è quello visto qualche volta a Pistoia la scorsa stagione, è una bella lotta. Samuels è più potente, Daniel più energico. Ma se Daniel è quello delle ultime partite, non c’è storia per Varese. Nel complesso prevale Milano anche qui, perché Varese nel reparto lunghi è sempre corta».