Doccia fredda per il Città di Varese. Tutte e 60 le società aventi diritto a partecipare al campionato di serie C 2022/23 hanno presentato regolarmente la domanda di iscrizione. Il termine ultimo è in realtà fissato per mercoledì 22 giugno, ma tutte le richieste (con i relativi adempimenti burocratici) sono già pervenute in Lega Pro, la quale nelle prossime settimane dovrà verificarne la regolarità.
Nei giorni scorsi era partita la maratona della società per rispettare i requisiti per un eventuale ripescaggio (con tanto di polemiche e botta e risposta tra il presidente Amirante e il sindaco Galimberti sulla messa a norma dello stadio Franco Ossola).
Non tutto è perduto, perché alcune iscrizioni potrebbero risultare incomplete o irregolari (Triestina e Messina su tutte), ma le speranze sono al lumicino. Tanto più che ora la società dovrà ponderare bene le sue scelte perché, anche in caso di iscrizioni irregolari, i tempi di attesa per conoscere i nomi di eventuali ripescate sarebbero dilatati (metà agosto), tanto da bloccare la programmazione della stagione.
E nel Città di Varese qualcuno comincia a chiedersi se davvero valga la pena di presentare domanda di ripescaggio o non sia forse più saggio programmare un campionato di serie D con l’ambizione di vincerlo direttamente, senza passare dalle forche caudine dei play-off (che non offrono alcuna certezza).