VARESE Negozi aperti il Primo Maggio: «Se si può, ben venga il lavoro». Sono quasi tutti concordi i commercianti del centro storico, nel tenere le saracinesche alzate la prima domenica del mese, che in realtà coincide anche con la festa dei lavoratori.
Quale modo migliore allora di festeggiare, se non lavorando? Le condizioni economiche, d’altronde, non permettono a nessuno di fare vacanza. «La crisi c’è e si sente – spiegano i commercianti – e se c’è
la possibilità di migliorare gli affari ben venga il lavoro, anche il giorno della nostra festa». Tanto più che il primo maggio è al tempo stesso la prima domenica del mese che potrebbe valere non poco per i commercianti varesini. «Abbiamo constatato che nei giorni festivi in generale, la gente è più stimolata a venire in centro e fare acquisti – continuano – La bella stagione poi ci sta aiutando molto rispetto allo scorso anno. Il caldo e le alte temperature hanno spinto i clienti a fare molti più acquisti di capi delle nuove collezioni». Anche l’amministrazione ha deciso di appoggiare la scelta dei commercianti di lavorare il primo maggio. «I negozianti del centro storico sono liberi di scegliere, in base al regolamento comunale, se restare aperti o chiusi – spiega il vice sindaco Giorgio De Wolf con delega al commercio – In periodi di ristrettezze economiche, d’altronde, sarebbe stato assurdo obbligarli a tenere le attività chiuse. Ognuno ha il diritto di festeggiare come meglio crede e l’amministrazione ha preferito assecondare le volontà dei commercianti. È un discorso diverso, invece, quello che riguarda i supermercati».
Loro dovranno obbligatoriamente restare chiusi perché hanno esaurito il numero di domeniche a disposizione. «Avevamo fatto un’eccezione per il giorno del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia – continua De Wolf – cambiando il calendario delle domeniche. Avevano deciso di restare aperti il 17 marzo, sostituendo la giornata con quella già in programma dell’11 settembre. Il primo maggio, quindi, dovranno restare chiusi». Come i supermercati anche altri commercianti non aderiranno all’apertura di massa. Per alcuni il primo maggio è un giorno sacro e come tale va celebrato. Sono comunque una quota marginale e il centro città rimarrà attivo per la prima domenica del mese.
f.iagrossi
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