Varese o Vitucci: chi è indimenticabile?

I biancorossi per l’orgoglio e la maglia, Avellino per le final eight di Coppa: via alle 20.30 (RaiSport 1). Frank: «La squadra di Pozzecco più scaltra e furba di noi. Il basket nella crisi sta lavorando bene»

Una sola stagione, ma esaltante, seppur priva di quel trionfo finale a lungo sognato. Quel 2012-2013 dell’allora Cimberio è stato ribattezzato e per sempre sarà l’anno degli “Indimenticabili”: inevitabile quindi che anche Frank Vitucci, il coach di quella cavalcata, ne un ricordo particolare. «Di Varese mi restano cose belle e amicizie nate e proseguite poi anche dopo – esordisce il tecnico della Sidigas Avellino – Seguo sempre con attenzione le vicende che riguardano la squadra, ma è chiaro che questa sera poco conta per noi quale sia l’avversario che siamo chiamati ad affrontare: abbiamo un obiettivo preciso e dobbiamo vincere per realizzarlo».

Già perché il posticipo serale di questa domenica, 15a giornata di campionato, vale il primo traguardo della stagione per la Scandone, attualmente ottava in classifica a quota 14, ma ancora nel mirino di Cantù (e non di Pistoia, per via degli scontri diretti) nella lotta per l’accesso alle Final Eight di Coppa Italia.
«Ma io desidero innanzitutto conquistare il successo per chiudere con un saldo positivo il girone di andata, anche sul fronte interno, nel quale siamo reduci dalla sconfitta casalinga con Brindisi, arrivata nel finale dopo una buona prestazione – analizza Vitucci – Siamo padroni del nostro destino e quindi dobbiamo giocarcela fino in fondo».

Varese invece tutte le possibilità di combattere per un obiettivo immediato le ha sprecate clamorosamente perdendo e pure male prima a Capo d’Orlando e poi in casa contro Pistoia. Questa sera alle 20.30 al PalaDelMauro (diretta su RaiSport 1) si lotterà innanzitutto per l’onore, la maglia e la città, come ha ben sottolineato alla vigilia un grande cuore biancorosso come Kuba Diawara. Un problema in più, forse, per gli avversari, quello di affrontare una squadra del tutto imprevedibile,

capace di fare qualche figuraccia di troppo, ma anche di far sudare fino agli ultimi secondi di gara le grandi del campionato, da Milano a Sassari, passando per Venezia.
«La vera difficoltà è che ci troveremo di fronte un gruppo di tutto rispetto, che può vantare buone statistiche miste a scaltrezza e furbizia superiori forse a quelle dei miei ragazzi – risponde il coach degli irpini – Ogni partita ha la sua storia e noi rispettiamo molto l’avversario che ospiteremo questa sera».

Una Openjobmetis temibile dunque, anche se l’assenza prolungata di Kangur ha causato a Pozzecco i problemi che ben si conoscono. «L’estone è indubbiamente un giocatore importante, ma la società credo abbia saputo integrare al meglio la rosa a fronte della sua assenza – afferma Vitucci – La dirigenza varesina sa sempre come muoversi e cosa scegliere». E fra le scelte fatte spicca ovviamente quella del Poz, chiamato in panchina per un grande progetto. «Ma lui per me stasera sarà semplicemente un avversario da battere» risponde il grande ex.
La stagione, nel frattempo, ha riservato più di una sorpresa. «Sotto le big, in classifica, c’è un gruppone nel quale a turno tutte stanno provando a mettere la testa avanti, ma il campionato è una corsa a tappe, non una Milano-Sanremo. I club sono stati bravi a superare una fase economicamente molto difficile e non solo per il basket».
E stasera come si vince? «Segnando un canestro in più degli altri» conclude Frank Vitucci.