VARESE – Un shock terribile, un fulmine a ciel sereno per la Pallacanestro Varese. La notizie arrivata nel pomeriggio di ieri della penalizzazione di 16 punti e l’inibizione per tre anni del presidente Vittorelli ha gettato nello sconforto il club, i tifosi e l’intera città. In serata ecco la nota della società: “Pallacanestro Varese apprende con sconcerto e stupore il provvedimento assunto in data odierna dal Tribunale Federale e che si riferisce a fatti accaduti anni fa. Ritenendo di non aver violato alcuna norma federale, attendiamo le motivazioni per comprendere le cause di una decisione inaspettata. Annunciamo, pertanto, che effettueremo immediato reclamo alla Corte d’Appello Federale affinché vengano accolte le nostre legittime difese”.
Una mazzata quella di ieri che, dopo lo smarrimento generale delle prime ore, ha portato alla reazione d’orgoglio di un’intera comunità. Oggi anche l’amministrazione comunale si è fatta sentire con un messaggio ufficiale del sindaco Davide Galimberti.
“La notizia della penalizzazione a Pallacanestro Varese – dice Galimberti – ha scosso tutta la nostra città e i tifosi biancorossi. In attesa che il Club e gli organismi federali si confrontino sui temi tecnici, sono sicuro che tutti noi varesini non faremo mancare il nostro sostegno e grande tifo a tutta la squadra che quest’anno sta disputando un super campionato”.
E pensare che in una stagione ottima sul campo, con l’ottimismo per l’avanzamento delle trattative con gli australiani di Pelligra Group, ieri era arrivata la bella notizia dell’ulteriore finanziamento di Regione Lombardia per il miglioramento dello Palazzetto e il museo del basket.
Mercoledì prossimo, 19 aprile, Pallacanestro Varese, Regione e Comune avevano programmato di presentere il progetto dei lavori che dovrebbero partire quest’estate. Insomma una bella primavera per il basket varesino e il suo popolo, funestata da un fulmine nel cielo terso.
In attesa di sapere cosa succederà, sulla rabbia (tanta) prevale l’orgoglio (tantissimo) per i gloriosi colori biancorossi.