Varese, pista ciclabile in viale Aguggiari? No, grazie! Monta la protesta: i pericoli denunciati

Residenti e commercianti sul piede di guerra per il nuovo progetto del Comune. Sicurezza, viabilità a rischio, parcheggi azzerati: sabato la manifestazione con gli esponenti di Lombardia Ideale

VARESE – Nuova pista ciclabile in viale Aguggiari? No, grazie. Monta la protesta nei confronti del progetto “alla milanese” della giunta Galimberti: cittadini e commercianti preoccupati per le conseguenze che l’intervento avrebbe sulla sicurezza, la fruibilità e l’ordine del traffico nella zona prossima al centro storico.

Già, perché – sostengono l’ampio fronte dei contrari – la ciclabile comporterebbe la scomparsa di numerosi posti auto e parcheggi, penalizzando ulteriormente i residenti e quanti si devono recare alle visite specialistiche dell’Inail. E’ facilmente immaginabile il caos che ne deriverebbe in termini viabilistici, con auto posteggiate in seconda fila o in luoghi impropri.

Per sostenere a gran voce questi pericoli si è tenuta sabato scorso una manifestazione di protesta sostenuta dal movimento civico Lombardia Ideale e dalla sua espressione territoriale Varese Ideale. In prima linea il Vice Presidente del Consiglio regionale, Giacomo Cosentino, il consigliere comunale Franco Formato e l’ex assessore e consigliere di Palazzo Estense Stefano Clerici, storico fustigatore dell’amministrazione galimbertiana.

A loro non va proprio giù un progetto impostato su un maldestro tentativo di emulare le derive green chic della Milano a guida Sala. Per loro la pista ciclabile in viale Aguggiari è appunto una trovata ideologica che non tiene conto delle esigenze di chi vive, lavora o deve transitare nella zona.

Non da ultimo c’è un problema di sicurezza già tristemente emerso a Milano a causa dei cordoli in calcestruzzo che rappresentano una minaccia per gli stessi ciclisti, come per pedoni e conducenti di altri mezzi. Insomma una bocciatura secca per il cosiddetto “Biciplan” del Comune. Gli esponenti di Varese Ideale avvertono: non vorremmo che ci venisse data ragione come al solito troppo tardi.