VARESE – Faceva regali molto costosi a commessi di negozi, barbieri, badanti, operatrici sociosanitarie che erano finiti tutti indagati per l’ipotesi di circonvenzione di incapace. La vicenda per 26 destinatari dei doni, tutti molto costosi che un anziano molto benestante ha fatto loro, si è conclusa con il non luogo a procedere per non avere commesso il fatto. Solo per due donne, dei 28 indagati hanno scelto di patteggiare la pena dinanzi al Gup del tribunale di Varese,
dal momento che, nel loro caso, il generosissimo anziano non era un semplice conoscente occasionale e che avevano avuto intestata una casa. La vicenda risale a qualche anno fa, quando era stata chiesta l’interdizione per il ricco possidente che risiedeva al Molina e che, era emerso, durante le sue passeggiate nel centro di Varese, faceva grossi acquisti per oggetti di valore che poi donava a persone con le quali veniva occasionalmente in contatto, come commesse, parrucchieri, ma anche badanti ed operatrici sanitarie. L’uomo arrivava in taxi, comprava gioielli, profumi di marca, oggetti di valore e anche un’automobile, che poi regalava a chi era stato gentile. L’anziano era stato poi interdetto, ma per 28 persone che avevano ricevuto quei regali, era stato chiesto il rinvio a giudizio per circonvenzione di incapace, data la sproporzione che, per la procura di varese, esisteva tra il dono ed i rapporti con il generoso signore. Le indagini si sono concluse con la richiesta di rinvio a giudizio per 28 indagati, ma il Gup del tribunale di Varese, in sede di udienza preliminare, ha prosciolto 26 indagati ritenendo che il semplice accettare un dono, sia pure di grande valore, non costituisce la fattispecie della circonvenzione. Due indagate, invece, hanno chiesto di patteggiare perchè la loro posizione sembrerebbe diversa da quella delle commesse e delle badanti, dal momento che hanno accettato di farsi intestare un appartamento del valore di circa 140 mila euro.