Varese, ricchezza super Qui 19,5 miliardi di euro

Presentati oggi alla Liuc i risultata di una importante ricerca dell’Osservatorio Private Banking, progetto promosso da Banca Cesare Ponti in collaborazione con l’Università, l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese e il supporto dell’Associazione Italiana Private Banking, che ha permesso di indagare la relazione tra il sistema imprenditoriale della provincia di Varese e il private banking, cioè l’insieme di servizi finanziari e consulenziali dedicati alla gestione del patrimonio del cliente. Il campione oggetto dell’indagine è stato ottenuto in seguito alle risposte a un questionario da parte di oltre 100 imprese (su circa un migliaio) associate all’Unione degli Industriali della Provincia di Varese.

La provincia di Varese, con il 7% della ricchezza privata della Lombardia – circa 19.5 miliardi di euro detenuti da 12.000 famiglie – si trova al quarto posto in regione e all’undicesimo su base nazionale e rappresenta un’area ad alto potenziale di sviluppo dell’attività di private banking. Dalle risultanze dell’Osservatorio è emerso che le società di capitali della Provincia di Varese rappresentano l’84% del campione, indice di un tessuto imprenditoriale significativamente evoluto, anche se connotato da dimensioni delle aziende particolarmente ridotte (oltre il 90% del campione è costituito da micro e piccole-medie imprese). Oltre il 50% delle aziende oggetto dell’indagine opera nel settore dell’industria e del manifatturiero, mentre il 24% è dedicato all’erogazione di servizi, finanziari e non.

“Nonostante l’attuale congiuntura economica – ha spiegato Maria Grazia Portera, responsabile della sede di Varese dell’Istituto – oltre il 70% delle imprese varesine ha in essere programmi di sviluppo e ben l’86% risulta attivo anche fuori dai confini nazionali: un’azienda su quattro genera all’estero più della metà del proprio fatturato. La marcata difficoltà di accesso al credito delle piccole e medie imprese ha inoltre incentivato la creazione di strumenti alternativi e innovative di finanziamento, quali i bond societari, le cambiali finanziarie e i nuovi “minibond”. In un momento caratterizzato da frequenti discontinuità economiche ed elevata volatilità, per il mercato del private banking è infine emersa l’opportunità di diffondere e far comprendere alla clientela l’importanza della diversificazione degli investimenti, finalizzata alla creazione di un portafoglio personale più efficace ed efficiente

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