VARESE Dall’alta moda alla sartoria di bottega. In città le sarte si contano sulle dita di una mano e così Lin, giovane ragazza cinese, ha deciso di aprire un negozietto di riparazioni sartoriali e di cucire per i varesini abiti su misura, proprio nel centro storico. In via Dazio Vecchio, per la precisione, al piano terra del centro commerciale «Le Corti». Un locale piccolo, che però racchiude tutto il necessario per il mestiere: macchine da cucire,
un camerino e qualche spoletta. Minimo investimento per un’attività che, al contrario, potrebbe fruttare parecchio. Prezzi bassi, velocità d’esecuzione e concorrenza praticamente azzerata. In pochi, infatti, vogliono o sanno fare il vecchio mestiere della sarta. Trovare qualcuno che rifaccia gli orli dei pantaloni o foderi i cappotti è più difficile che cercare un ago in un pagliaio. Ci volevano gli stranieri, quindi, per riscoprire i nostri antichi mestieri.
Le ditte individuali cinesi negli ultimi 10 anni sono cresciute del 348% in provincia di Varese. E in Lombardia, rivela una ricerca dello scorso anno della Camera di Commercio di Milano, dopo il commercio (21% delle iscrizioni di imprese individuali cinesi nei primi due mesi del 2010), i bar (17%), i centri benessere (8%) e i parrucchieri (6%), le scelte degli imprenditori d’oriente si orientano proprio verso le sartorie, che rappresentano il 5%.
Lin, tra l’altro, ha appreso l’arte del taglia e cuci nelle sartorie dei big della moda. «Ho cominciato lavorando per Missoni e Dolce&Gabbana – spiega la titolare dell’omonima sartoria – Ho imparato sui loro modelli ad usare la macchina da cucire e a realizzare abiti di alto livello. Adesso ho deciso di mettermi in proprio e aprire un luogo tutto mio». La sartoria è aperta dal primo luglio e le commissioni sono già parecchie. «Eseguiamo lavori dai più semplici ai più complessi. Orli ai pantaloni (dal semplice jeans a 5 euro, all’orlo più elaborato a 8 euro), allargo e stringo abiti e gonne (6 euro), accorcio le maniche di giacche e giubbotti (da 6 a 10 euro) e rifaccio le fodere ai cappotti (da 12 a 15 euro). Fino alla sartoria su misura». Basta portarle il modello o la foto di un vestito che ci piace, e che magari non possiamo permetterci, e Lin lo realizza «tale e quale – dice lei – ma a prezzi più contenuti». Anche il materiale è a discrezione del cliente. Chi ha della stoffa può presentarsi nella piccola sartoria e decidere come usarla.
Il negozio è aperto con orario continuato (9-20) dal lunedì al sabato. «Non solo – conclude Lin – avendo lavorato su tutti i tipi di tessuti, propongo ai miei clienti anche la lavorazione della pelle». E qual è il cliente tipo? «E’ presto per dirlo – conclude – In pochi giorni di apertura sono passati molti uomini per accorciare pantaloni e giacche di vestiti». Sono loro che hanno rotto il ghiaccio e Lin si aspetta che presto anche le donne possano affidarsi a lei per rimettere a posto i loro abiti.
Valentina Fumagalli
s.bartolini
© riproduzione riservata