Varese, telecamere ai semafori Nuovo photored in via Magenta

VARESE – Photored sulla via del ritorno in quel di Varese. E a quanto pare saranno in buona compagnia, visto che almeno uno dei tre previsti in questo momento avrà anche l’autovelox. Dopo quasi un anno di assenza, le telecamere cattura-targhe stanno per tornare a presidiare gli incroci considerati più a rischio della Città Giardino su decisione della nuova amministrazione. «Stiamo valutando i prototipi più adeguati e le condizioni che ci hanno offerto», spiega l’assessore alla polizia locale e sicurezza Carlo Piatti,

«confermo però che stiamo per rimetterli». Gli incroci interessati nella prima fase sono viale Europa/Uberti e via Sacco/Staurenghi tra quelli già esistenti, e via Magenta/Medaglie d’Oro come new entry.
Gli strumenti elettronici per il rilievo delle infrazioni, otto in tutto, avevano smesso di funzionare da novembre dell’anno scorso quando era scaduto il contratto con l’azienda che si occupava di installazione e manutenzione degli impianti; l’amministrazione allora non aveva provveduto al rinnovo del contratto. Con l’introduzione del nuovo regolamento nel codice della strada, entrato in vigore nell’agosto 2010, non poteva più essere sottoscritto alle stesse condizioni: il Comune non poteva più dare una percentuale delle sanzioni incassate come faceva fino a quel momento. Si può scegliere invece se installare impianti di proprietà, accollandosi però i costi e gli aggiornamenti connessi, o pagare un canone fisso indipendente dai proventi delle contravvenzioni, con il rischio però di non coprire i costi.
L’opzione scelta è quella del noleggio, con un canone ancora da definire che potrebbe aggirarsi tra i 10 mila e i 15 mila euro all’anno. «Ci sono diverse opzioni che stiamo considerando – dice Piatti – sempre stando attenti a rispettare la norma di legge. La rilevazione delle infrazioni semaforiche sarà attivata in tutti e tre gli incroci indicati e aggiungeremo il controllo della velocità in viale Europa dove si tende a correre troppo».
Di certo c’è che per parecchi varesini in questi mesi di assenza non se n’è proprio sentita la mancanza. Ma è una questione di sicurezza, garantisce l’assessore. «Escludo l’intenzione di fare cassa, anzi c’è la possibilità di non arrivare a coprire sempre il costo fisso. Il mio compito da assessore però è di tutelare la sicurezza dei varesini limitando al minimo le situazioni di rischio. Ritengo che in alcuni casi questi strumenti possano aiutarci».

e.besoli

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