VARESE Poco turistica, terra di imprenditori e molto misteriosa. Ecco come Varese ha conquistato il regista Paolo Virzì, scippando a Como il ruolo di set cinematografico. «Ne è rimasto subito colpito. È bastata una passeggiata in centro e un giro per le strade cittadine per capire che la città gardino faceva al caso suo». Guido Ranza è il varesino che ha fatto da Cicerone al regista livornese, convincendolo a concentrare qui le riprese del suo prossimo lavoro,
“Il Capitale Umano”. «In realtà, leggendo la sceneggiatura, viene naturale immaginare che le vicende si svolgano nella nostra città – racconta – Virzì cercava una ricca provincia del Nord, in cui le differenze culturali, sociali e politiche fossero molto accentuate».
Ed è stato sufficiente un giro in centro per rendersi conto che questa è la città in cui si guidano i Suv, si fa shopping da Hermes, governano i leghisti, ma i muri sono pieni di graffiti, i ragazzi passano i pomeriggi seduti a terra sotto la basilica e gli extracomunitari bivaccano in una delle piazze centrali.
«Como era troppo precisa e turistica per il film, Varese è apparsa subito più industriale, e mi ricordo queste parole di Virzì che mi sono rimaste impressi “nasconde dei segreti”». Perfetta per il thriller a cui il regista sta lavorando. Una storia che racconta le conseguenze che la grande ansia del denaro può avere sulle persone, nell’epoca dei grandi crolli finanziari. Ma che si apre con un misterioso incidente, che rimane un’ombra per tutto il film, una macchia oscura su uno dei personaggi, la cui vera identità verrà svelata solo sul finale.
«Ha osservato tutto con molta attenzione. I luoghi e i comportamenti dei varesini. Il modo in cui si atteggiano la signore mentre fanno shopping, come parlano gli uomini al bar e molta attenzione l’ha dedicata ai giovani». Che luoghi frequentano, come si diverto e cosa indossano.
«Tutte cose che poi ha riportato nei suoi personaggi. Ha colto tutte le atmosfere e le ha trasportate nella sceneggiatura». E sempre divertito. Virzì ha davvero respirato la nostra città, senza lasciarsi sfuggire nemmeno un dettaglio.
Il servizio completo sul giornale in edicola sabato 30 marzo
s.bartolini
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