«Giochiamo con l’umiltà degli ultimi e con la determinazione dei primi. Oggi andate a casa e non pensate alla partita. Fatelo stasera, un attimo prima di chiudere gli occhi, e sognatela».
Stefano Bettinelli ha caricato così i suoi ragazzi prima di Varese-Legnano, una partita che può apparire facile sulla carta ma che nasconde diverse insidie. L’esperienza più recente, lo 0-0 di mercoledì contro la Pro Settimo, ha dimostrato che in questo campionato ed in questo girone non esiste nulla di scontato e nulla di scritto. Un pareggio che non ha modificato di una virgola le ambizioni del Varese, paradossalmente le ha rafforzate. Perché sono giunte salvifiche in settimana le parole del presidente Fabio Baraldi che, pur non essendo stato mercoledì allo stadio, ha invitato alla calma.
L’umiltà degli ultimi e la determinazione dei primi. Così il Varese dovrà scendere in campo, da signor nessuno, con lo spirito di chi è disposto a soffrire per un sogno, anche contro le ultime della classe. Perché il Varese, pur essendo forte, ha sempre dovuto soffrire, lottare con i denti per portarsi a casa la pagnotta. E se vincerà il campionato, lo farà proprio così.
E allora la stagione passa anche e soprattutto da questa partita, che sulla carta mette il Varese di fronte al turno più agevole rispetto alle avversarie, ma che nella realtà è un ostacolo tremendo da affrontare e superare. Perché il Legnano è all’ultima spiaggia, perché il Varese non vince da tre mesi in casa, perché la tensione sale ed è inevitabile che sia così.
E per questo motivo sarà necessario l’aiuto di tutti, anche dei musi lunghi e dei criticoni di professione, anche di coloro che mugugnavano per lo 0-0 con la Pro Settimo.
Sarà necessario ricacciare in gola qualche lamento in più, anche se a fine primo tempo il risultato sarà ancora 0-0. Servirà tifare, sostenere, per cercare un gol, un solo gol che sia sufficiente a portare a casa tre punti. Servirà essere tutti uniti, perché il tempo delle divisioni è finito da un pezzo e ora conta solo il campo, e non ci sono bravi o meno bravi. Il Varese oggi chiude un trittico di tre partite in una settimana, dopo Pro Sesto e Pro Settimo: per Stefano Bettinelli è la terza panchina in pochi giorni, e potrebbe ritrovare Rolando dal primo minuto. L’esterno mancino ha tolto il gesso ed indossato il tutore e nelle ultime settimane ha lavorato parecchio e sta bene: potrebbe giocare al posto di Innocenti, che non ha brillato.
Così come, finalmente, potrebbe ritrovare posto nell’undici titolare Granzotto, che manca tra i titolari dall’11 dicembre scorso a Busto Garolfo. Chiunque giochi nel 4-4-2 classico di Bettinelli (non importano i singoli oggi) dovrà tirare fuori il carattere per dare la svolta decisiva, nel momento decisivo, alla stagione del Varese.