Il fatto è avvenuto nell’estate del 2017, quando l’animatore varesino era stato accusato di aver violentato una quindicenne ospite del villaggio turistico a Creta in cui il ragazzo lavorava. Dopo il rapporto sessuale, infatti, la ragazzina si era recata in ospedale con una emorragia vaginale e si era dovuta sottoporre a un delicato intervento chirurgico che ha richiesto 60 punti di sutura per «rottura dell’utero».
Oggi, martedì 5 luglio, si è concluso il processo del giovane davanti al Tribunale di Varese con la condanna a 4 anni di reclusione per violenza sessuale. L’accusa, sostenuta dal Pubblico Ministero Giulia Floris, aveva chiesto una condanna a 7 anni e 6 mesi; la difesa, invece, in mano all’avvocato Veronica Ligorio, aveva chiesto l’assoluzione dai capi di accusa, sostenendo che il rapporto fosse stato consensuale.
Oltre alla condanna dell’ex animatore, il Tribunale ha decretato un primo risarcimento di 15.000 euro per la vittima, ma la difesa ha già detto che ricorrerà in appello.