MILANO – Regione Lombardia premia Vasco Rossi allo stadio di San Siro, quella che è diventata negli anni la seconda casa del rocker di Zocca, che ha iniziato oggi una clamorosa serie di sette concerti alla “Scala del calcio” che diventeranno trentasei nella sua infinita carriera. Proprio per questo il governatore Attilio Fontana e il Vice Presidente del Consiglio regionale Giacomo Cosentino gli hanno consegnato un riconoscimento come segno di gratitudine per quanto il grande artista ha dato, sotto tutti i punti di vista, alla città e alla Lombardia.
“E’ un riconoscimento doveroso e sentito quello che Regione Lombardia ha conferito oggi a Vasco Rossi, che nelle sua pluridecennale carriera artistica ha onorato il nostro territorio con una presenza dal vivo unica – ha detto Cosentino, grande fan del Komandante -. Trentasei concerti a San Siro sono una testimonianza straordinaria del suo legame con Milano e la Lombardia. Un numero che, insieme alla passione e all’entusiasmo – ha aggiunto il Vice Presidente -, ha portato un eccezionale indotto economico di cui non possiamo che essergli grati. Vasco è una figura iconica che ha attraversato le generazioni e la storia della musica italiana. Personalmente – ha concluso Cosentino – sono ancora più emozionato perché le sue canzoni mi hanno accompagnato in tanti momenti particolari della mia vita e di quella della mia famiglia. Grazie Vasco!”.
Fontana: “Quando c’erano le cassette consumavo quelle di Vasco”
“Un riconoscimento – ha sottolineato Fontana – a chi ha saputo far sognare tanta gente, Milano apprezza così tanto Vasco che ogni volta che viene fa il tutto esaurito”. “È un piacere e una emozione essere qui, in questo fantastico contesto, – ha proseguito il presidente della Regione – per celebrare i grandissimi successi di un personaggio che ha segnato la storia della musica per intere generazioni, assumendo un valore per certi aspetti unici”. “Quando c’erano ancora le cassette ne avevo due di Vasco in auto e devo ammettere – ha scherzato Fontana – che le ho ascoltate tanto da renderle inutilizzabili”.
“Dalla prima data del 10 luglio 1990, quando Vasco Rossi – si legge nella motivazione del premio, una statua in ceramica che riproduce il Blasco proprio al Meazza – realizzò a San Siro il più grande evento mai messo in scena da un artista italiano, un successo ripetuto negli anni. I sold out di ogni data hanno confermato il legame speciale tra il grande cantautore e il Meazza. Con i sette concerti del 2024, Vasco raggiungerà la straordinaria quota di 36 esibizioni a San Siro, portando oltre 2 milioni di spettatori nello stadio milanese. Questo percorso, parte dalla storia del rock italiano e segnato da grandi emozioni, ha contribuito all’immagine di San Siro non solo come tempio del calcio, ma anche della musica, conferendo lustro alla Lombardia oltre i confini nazionali”.
Vasco: “A Milano un popolo straordinario. Il record è suo”
“Milano – ha detto Vasco a Fontana, incontrato a San Siro – è stata la prima città ad accogliermi artisticamente, quindi le devo molto, ogni volta che vengo cerco di dare tutto ciò che posso”. Per questa sera – ha anticipato – ha preparato “Un concerto rock senza sconti per nessuno”, pensato proprio per “questo momento storico particolarmente duro”. E soprattutto per il suo pubblico, per i 400mila di San Siro, ennesimo record che lo porta a 36 date – mai nessuno come lui – nella Scala del rock: “sono molto contento che esista questo pubblico, questo popolo straordinario che si riconosce nelle canzoni che scrivo, sono loro – ha sottolineato Vasco – che fanno questi record. Io le canto in nome di tutti”.