VENEGONO INFERIORE Forte sconto di pena per Joanna Malgorzata Lohninger, la donna polacca di 60 anni riconosciuta colpevole dell’omicidio del suo compagno, l’imprenditore venegonese Alessandro Macchi, avvenuto la sera del primo novembre 2008, nella villa dell’uomo a Rapallo (Genova). La corte d’assise d’appello di Genova ha condannato la donna a 18 anni di reclusione, contro i 30 anni della sentenza del tribunale di Chiavari. All’ex ballerina, assistita dagli avvocati Mario Iavicoli e Massimiliano Lissi, sono state riconosciute le attenuanti generiche equiparate alla premeditazione.
Il procuratore generale Ferretti aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado.
Macchi era stato colpito con quattro colpi di pistola. Secondo la difesa, il delitto era maturato in un clima di vessazioni subite dalla donna e la premeditazione non sarebbe stata provata nella ricostruzione dell’accusa. Il delitto era avvenuto in una villetta sulle alture di Rapallo, dove Alessandro e Johanna trascorrevano le vacanze. L’allarme era stato dato da un piccolo imprenditore edile che aveva un appuntamento con l’imprenditore venegonese per eseguire alcuni lavori in villa. Non ricevendo risposta al telefono ed avendo le chiavi dell’alloggio, l’uomo era entrato in casa e si era trovato di fronte l’agghiacciante scena: Alessandro Macchi a terra in una pozza di sangue, ucciso con alcuni colpi di pistola e la donna distesa sul letto priva di sensi.
b.melazzini
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