VENEGONO SUPERIORE Passa la paura a Venegono Superiore: continuano infatti a migliorare le condizioni dei bimbi ricoverati nei giorni scorsi per una sospetta sepsi meningococcica (tre all’ospedale di Tradate, una bimba a Milano). E passa anche la paura che si era diffusa tra i genitori: merito della riunione voluta e organizzata per giovedì sera da Comune, scuola e Asl.
Un incontro pubblico partecipatissimo, che ha avuto il pregio di spiegare nel dettaglio le caratteristiche e i rischi connessi al pericoloso batterio, unitamente alle pratiche messe in campo dall’Asl per combattere la potenziale diffusione della malattia. Una buona comunicazione, assieme a una risposta immediata da parte delle autorità sanitarie (che hanno sottoposto a profilassi circa 250 persone) sono state dunque la migliore terapia contro il panico.
Se il primo giorno dopo la diffusione della notizia a scuola si erano registrati tassi di assenza record, ieri gran parte degli alunni è tornata sui banchi: «Io mia figlia l’ho mandata sia ieri che oggi – ha spiegato una mamma – Al di là delle legittime paure che possiamo avere, a noi le risposte sono state date in maniera esaustiva. Forse si potrebbe recriminare un po’ sulla tempestività, ma mi rendo conto che con molte persone da avvisare non è facile. Comunque, una volta letto il materiale che ci è stato dato in occasione della profilassi, non ho avuto dubbi: non c’era alcun pericolo».
Molti però in un primo momento non l’hanno pensata così: «Ieri mio figlio è rimasto a casa – dice un’altra mamma – ha prevalso la paura. Non avevamo fatto la profilassi, perché frequenta un piano diverso e non partecipa ad attività sportive con i bambini che hanno contratto l’infezione. Per questo fino all’incontro pubblico dell’altra sera noi non abbiamo avuto tutte le informazioni del caso. Poi ci siamo sentiti rassicurati e abbiamo deciso di non perdere un altro giorno di scuola».
Se è tornata la calma, è anche vero che i casi di sospetta sepsi meningococcica sono ancora il tema forte nelle chiacchiere da cortile dei genitori all’uscita da scuola. Nei prossimi giorni, e per due settimane, continuerà la sorveglianza speciale nel territorio venegonese. Passato questo periodo si potrà dire che il pericolo di diffusione della malattia sarà scampato e la situazione sarà tornata alla normalità.
Alessandro Madron
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