Venti ragazzi down dal Papa «Grazie per il bene che ci vuoi»

«Grazie per il bene che ci vuoi e che operi al servizio della Chiesa e dei fratelli»: inizia così la lettera che Ivan Macchi ha consegnato personalmente a Papa Francesco.

Il giovane cassanese è uno dei venti ragazzi con sindrome di down che hanno incontrato il pontefice, la scorsa settimana, al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro, in occasione del pellegrinaggio organizzato dall’associazione cittadina “Più di 21”, che raggruppa famiglie con figli portatori della nota disabilità genetica.

Nel corso del consueto giro di saluto ai fedeli, Bergoglio si è fermato davanti al gruppo di Cassano Magnago, intrattenendosi con i ragazzi e i loro genitori: in particolare, ha ricevuto volentieri la lettera che Ivan aveva scritto per lui e l’ha benedetto.

«Mi ha messo la mano sulla testa», racconta emozionato il ventenne, entusiasta per l’incontro a tu per tu con Francesco: un momento forte, che gli è rimasto nel cuore, al punto da ricordare a memoria l’intero testo del messaggio che ha consegnato al Papa.

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