Verbania, “cauto ottimismo” dei sindacati dopo il tavolo romano sulla crisi della Barry Callebaut

Istituzioni al lavoro per scongiurare la chiusura dello stabilimento di Intra annunciato a sorpresa dalla multinazionale del cioccolato che lascerebbe a casa oltre 100 persone e colpirebbe l'indotto

VERBANIA – “Cauto ottimismo”: è la posizione dei sindacati al termine del tavolo tenutosi ieri pomeriggio al Mimit con il ministro Urso e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio sulla crisi della Barry Callebaut, l’azienda dolciaria multinazionale che ha annunciato la chiusura entro marzo dello stabilimento di Verbania Intra, sul lago Maggiore.

“Ufficialmente – scrivono in una nota le Rsu e le segreterie territoriale e regionale della Cisl (sindacato a cui sono iscritti tutti gli oltre 100 lavoratori dell’azienda) – si registra la disponibilità da parte delle istituzioni di confermare il sito produttivo di Intra, valutando un piano di medio periodo rispetto alle tempistiche preventivate, aprendo a soluzioni industriali alternative rispetto alla decisione della Barry Callebaut”.

Il ministero del Made in Italy, si legge ancora nella nota dei sindacati, “riconvocherà il tavolo nuovamente a Roma al piu’ presto per evitare un dilatarsi dei tempi. Le segreterie esprimono un cauto ottimismo in merito all’evolversi della crisi aperta il 5 settembre 2024: continueremo a lavorare per garantire il mantenimento del sito e dei lavoratori”.