Vercelli va oltre il pallone «Noi, accoglienza da serie A»

VARESE Interessante esempio mica male: martedì prossimo il Varese andrà a giocare in casa della Pro Vercelli, oggi i massimi esponenti dell’economia vercellese hanno fatto visita a Varese, teatro la bella sala conferenze dell’Agenzia del Turismo di viale Ippodromo. Il progetto, inaugurato quest’anno con la salita in cadetteria dei sette volte campioni d’Italia, è stato battezzato «Benvenuti a Vercelli, un’accoglienza di serie A per vivere la città». L’intuito avrà già carpito il focus, è un programma di promozione turistica territoriale, assai sinergico, capitanato dalle locali Camera di Commercio e Associazione Commercianti. Legandosi alla società calcistica ha esportato, esporta ed esporterà il prodotto in ogni luogo la cui formazione è avversaria dei bianconeri. Evidenziatore: qualche regalo in arrivo per la gente di Varese, ci torneremo.

Hanno raccontato l’orgoglio di chiamarsi Vercelli Gianpiero Masera e Paolo Tofi, rispettivamente presidente e numero due della Camera di Commercio, Chiara Vittoni per l’Ascom e Filippo Simonetti, responsabile stampa della Pro; Stefano Ferré, anche lui dell’ufficio comunicazione, ha rappresentato il Varese 1910. Lo scambio di maglie ha sancito il piccolo percorso condiviso.
Il sorriso dei rappresentati piemontesi: «Siamo stati ovunque, comprese Bari e Reggio Calabria».

Il motto? Ci pensa il presidente Masera: «Dal Rosa al riso!». Già, perché il territorio provinciale offre l’alta vetta, la Valsesia termina con Alagna appunto alle pendici del monte Rosa, e le sterminate risaie legato storico dell’economia. Curiosità notevole, la maggiore borsa europea per la quotazione del prodotto riso è attiva proprio a Vercelli. I ritorni? «Ottimi e tangibili». Nota stonata, l’assenza di qualsivoglia rappresentante delle nostre Camera di Commercio, Ascom o, visto che era la sua casa, Agenzia del Turismo: evidentemente, tra i vari oggetti smarriti di Varese, ci sono anche educazione e senso dell’ospitalità.

Vercelli conta poco meno di 50 mila abitanti, e può considerarsi a pieno titolo il secondo luogo d’arte del Piemonte dopo Torino. Per favorire l’apprendimento della materia, un biglietto del settore ospiti, perciò in possesso dei tifosi biancorossi, verrà estratto durante l’intervallo: al fortunato vincitore andrà un fine settimana per due in Valsesia, da consumare entro il 30 giugno. Occhio al numero del tagliando, pronunciato dallo speaker del Silvio Piola: toccherò poi al Varese 1910 fare da tramite per la riscossione.

Tra gli accrediti dei rappresentanti dell’informazione, verrà invece sorteggiata una cena a Vercelli sempre per due: parecchi i ristoranti convenzionati, anche qui c’è tempo sino a fine giugno. Una cosa è certa: magari la Pro Vercelli tornerà in Lega Pro, ma da loro si mangia e beve da Champions League. In attesa di mettere in pentola la “panissa”, regalata a noi presenti, ancora complimenti per l’ingegno e l’intraprendenza.
Samuele Giardina

b.melazzini

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