Feste e veglioni… le notti s’illuminano di fuochi d’artificio e rimbombano i botti. Anche quest’anno però c’è chi dice no. Non al divertimento, ma a una tradizione che può rivelarsi pericolosa e disturbare la quiete degli amici animali.
Dopo la provocatoria lettera inviata da un varesino al sindaco del capoluogo, firmata da Sam, il Golden Retriever che ‘abbaia’ un’ordinanza contro lo scoppio di petardi e affini, è un fioccare di provvedimenti in tal senso. Vergiate è in prima linea: un no assoluto all’utilizzo di petardi e artifici pirotecnici di qualsiasi genere nel territorio comunale dal 23 dicembre fino al 6 gennaio 2017.
Il divieto vale “in qualsiasi tipo di luogo, coperto o scoperto, pubblico o privato, e in ogni via, piazza o area pubblica”. Ispra al momento non ha ancora emesso la consueta ordinanza. Ma si presume che lo farà nei prossimi giorni: infatti anche negli anni precedenti ha sempre ribadito un convinto no a questa usanza. Angera è allineata. Si legge infatti nel sito della Rete Civica del Comune: “Alcuni cittadini festeggiano la fine dell’anno producendo scoppio di mortaretti e bombette,
sparo di petardi, lancio di razzi e fuochi d’artificio e causando spesso danni fisici sia per chi maneggia tali strumenti pirotecnici (compresi i bambini) sia per chi ne viene accidentalmente colpito. Possono anche derivare danni al patrimonio pubblico e privato come pure all’ambiente naturale. Ricordiamo che è ancora vigente l’ordinanza che impone il divieto del loro utilizzo, al fine di garantire la sicurezza e la quiete pubblica. È vietato far esplodere petardi e/o qualsiasi altro artificio pirotecnico in qualsiasi tipo luogo, coperti o scoperti, pubblici o privati, ed in ogni via, piazza o area pubblica, fatto salvo ove vi siano regolari autorizzazioni rilasciate secondo la vigente normativa”.
Il sindaco di Taino Stefano Ghiringhelli non ha ancora deciso e nessuna ordinanza è stata emessa. La giunta valuterà questa opzione nei prossimi giorni. Per garantire massima sicurezza e incolumità sia ai cittadini sia agli animali fin dallo scorso anno avevano detto no ai botti i Comuni di Besnate, Castellanza, Busto, Cocquio Trevisago, Dumenza, Germignaga, Luino e Maccagno con Pino e Veddasca. Sesto Calende invece è fuori dal coro. Nessun divieto ai botti, precisa il sindaco Marco Colombo, che si affida al buon senso dei cittadini. Nessuna ordinanza di divieto al momento anche a Cardano e Samarate.n
P. Tri.