Nella suggestiva cornice della Sala Napoleonica delle Ville Ponti di Varese, l’edizione 2024 del Premio Chiara si è conclusa con la vittoria di Veronica Raimo, grazie alla sua raccolta di racconti “La vita è breve, eccetera“. La scrittrice ha saputo incantare pubblico e giuria, aggiudicandosi il prestigioso riconoscimento; tra gli altri finalisti, Santo Piazzese con “Sei casi per Lorenzo La Marca” e Helena Janeczek con “Il tempo degli imprevisti”. Sul palco, Raimo ha scherzato: «Ho scommesso contro me stessa con una mia amica: adesso devo pagarle una cena».
Il premio è stato consegnato da Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, che ha elogiato l’organizzazione del festival, curato da Bambi Lazzati e presieduto da Andrea Vitali: «Complimenti per la capacità di creare tutto l’anno iniziative di grande qualità».
Il pomeriggio, condotto da Claudia Donadoni, ha visto i finalisti dialogare con lo scrittore Andrea Vitali e il critico Luca Crovi, offrendo al pubblico riflessioni sulle opere in gara. L’emozionante spoglio delle schede dei 150 lettori ha infine proclamato Veronica Raimo come la trentaseiesima vincitrice del Premio Chiara.
Oltre al premio principale, sono stati assegnati altri riconoscimenti, tra cui il Premio Chiara Giovani, che ha visto un trionfo familiare: Mario Giulio Facchetti, con il racconto “L’orto segreto”, e suo fratello Claudio Giulio Facchetti, con “Stupor mundi”, si sono classificati rispettivamente al primo e al secondo posto. Il terzo posto è andato a Rosa Fazioli, autrice de “Il paradiso di Gemma”.
Tra gli altri giovani premiati, Laura Pontecorvi, Nora Bucciarelli, Valeria Cusinato e Benedetto Viganò, tutti riconosciuti per la loro bravura nel racconto breve. Il Premio Chiara Inediti è stato assegnato a Alberto Bortuluzzi per “Long Drink” e a Francesco Scaramozzino con “Significato della Luna”.
La premiazione ha confermato ancora una volta l’importanza del Premio Chiara, dedicato alla memoria dello scrittore Piero Chiara, come appuntamento imperdibile per gli amanti della letteratura e punto di riferimento nel panorama culturale italiano.